JUVE A UN BIVIO: CHAMPIONS O RIVOLUZIONE TRA MERCATO E SOCIETÀ

 


Di Filippo Vagli

Alla Continassa si vive un momento ad alta tensione: la qualificazione alla Champions League sarà decisiva per le scelte societarie e di mercato della Juventus. Madama si trova a un bivio, con il futuro che si decide ora. Raggiungere il quarto posto significherebbe incassare circa 40 milioni e garantire la sostenibilità economica del club. In caso contrario, sarà necessario vendere un big anche in caso di aumento di capitale. Oltre a Vlahovic, i giocatori con maggior mercato sono Cambiaso e Yildiz, ma la società dovrà valutare se privarsi di due talenti su cui puntava per il futuro. Giuntoli ha già detto che valuterà offerte, consapevole che ogni cartellino ha un prezzo giusto, soprattutto in situazioni che impongono sacrifici. Andare in Champions significherebbe puntare all’autosufficienza, come sottolineato dall’AD Scanavino. Al contrario, il mancato obiettivo costringerebbe la società a dipendere ancora da Exor, con conseguenti tagli di spesa, cessioni importanti e un possibile aumento di capitale, come prospettato da Elkann, oltre a una nuova rivoluzione tecnica e dirigenziale. Mancano tre partite alla fine di una stagione difficile, con la Juventus ancora padrona del proprio destino in vista dello scontro diretto con la Lazio. Intanto si ragiona sul futuro che si avvicina alla Continassa. Lo scenario migliore è quello auspicato da tutti, che favorirebbe anche la conferma di Tudor. Il tecnico croato avrebbe il rinnovo automatico in caso di Champions, ma la società manterrà l’ultima parola dopo il Mondiale. Con la qualificazione, la Juve potrebbe contare su circa 70 milioni tra premi e bonus, più gli incassi da botteghino, e investirebbe sul mercato, soprattutto in attacco, con un possibile acquisto da 40-50 milioni. Il nodo Vlahovic andrà risolto: il serbo non vuole ridursi lo stipendio attuale di 12 milioni netti, mentre il club vorrebbe un taglio. Per evitare tensioni, la società cercherà di cederlo in estate, magari dopo la tournée negli Stati Uniti. Kolo Muani potrebbe restare in prestito dal PSG con obbligo di riscatto nel 2026, altrimenti anche lui partirà. In ogni caso servirà almeno un altro centravanti, meglio sarebbe due. Gatti dovrebbe rinnovare entro maggio con un adeguamento rispetto all’attuale stipendio di 1,5 milioni fino al 2030, dopo aver dimostrato di essere il miglior difensore della rosa. Kelly sarà riscattato per 15 milioni, come previsto dall’accordo firmato a gennaio, anche se le sue prestazioni lasciano qualche dubbio sulla convenienza. Milik ha spalmato il suo ingaggio fino al 2027 ma si cercherà di farlo uscire (almeno in prestito), mentre McKennie firmerà fino al 2028 con un aumento da 2,5 a 3 milioni. Veiga, in prestito secco dal Chelsea, è destinato a tornare in Inghilterra, ma la Juventus sta provando a prolungarne la permanenza almeno fino alla fine del Mondiale. Le scelte definitive si faranno dopo il Mondiale, ma peseranno molto i risultati di campionato e mercato: il futuro è ora sul tavolo della Continassa.

 

 


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