Juventus, l’aumento di capitale e gli effetti per Exor: l’opinione degli analisti
Il club bianconero ha annunciato
venerdì la decisione di lanciare un nuovo aumento di capitale da 200 milioni.
La Juventus ha annunciato venerdì la
decisione di lanciare un nuovo aumento di capitale da 200 milioni di euro. Una
scelta basata sul fatto che la società prevede come il primo trimestre al 30
settembre 2023 “si chiuda con una perdita superiore al terzo del capitale
sociale”.
Per questo motivo il club “ha
definito le linee guida di una manovra di rafforzamento patrimoniale mediante
la riduzione del capitale al minimo legale e il contestuale Aumento di Capitale
sociale, a pagamento, per massimi complessivi € 200 milioni (incluso
l’eventuale sovrapprezzo) da offrire in sottoscrizione ai soci”.
Una decisione che impatta anche
sull’azionista di maggioranza Exor, la holding degli Agnelli-Elkann che detiene
il 63,8% del capitale sociale della Juventus, come spiegato anche dagli
analisti di Equita. “Avendo previsto che il 1Q chiuderà con perdite superiori
al terzo del capitale sociale, il CdA ha deciso di lanciare un nuovo aumento
del capitale per massimi € 200 milioni. Exor si è impegnata a sottoscrivere il
pro-quota (63,8%), rendendosi disponibile ad effettuare versamenti in conto
futuro aumento di capitale per massimi €128 milioni”, spiegano gli analisti.
“Come avevamo già commentato nei mesi
scorsi la ricapitalizzazione della Juventus non rappresenta una sopresa. Per
Exor si tratta di un investimento che rappresenta solo lo 0.4% del NAV, ma
sommato agli altri due aumenti di capitale degli ultimi 4 anni in totale Exor
ha iniettato nella Juventus quasi 0,6 miliardi (2% del NAV) ben superiore ai
450 milioni del valore della partecipazione al prezzo di mercato di venerdì”,
concludono gli analisti
(Fonte: CF Calcio Finanza)



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