L’EDITORIALE DI FILOBIANCONERO: PIU’ REALISTI DEL RE
È troppo presto guardare la
classifica.
Siamo solo al 23 ottobre con il
campionato che terminerà il 26 maggio prossimo.
Vero è che se la Juve ieri sera
avesse perso si sarebbe trovata a sette punti dalla vetta con una stagione in
buona parte segnata già in autunno.
E invece una Juventus senza Chiesa e
Vlahovic (i suoi giocatori più forti), senza capitan Danilo, senza Pogba e Fagioli,
i due giocatori di maggior qualità della rosa, ha sbancato San Siro.
Una vittoria che al di là di ciò che può
valere per la classifica rappresenta un'enorme iniezione di fiducia per un
gruppo con un estremo bisogno di trovare autostima e consapevolezza dei propri
mezzi attraverso l’acquisizione di quell’identità che Allegri sta finalmente riuscendo
a dare a questo gruppo di giocatori.
Una Juventus senza cravatta, alla
pari del suo tecnico come negli ultimi minuti del match di ieri sera. Una Juventus
senza top player, operaia, umile, espressione del calcio all’italiana, con un
gioco magari non brillantissimo ma estremamente efficacie e concreto. Proprio
come la vuole mister Allegri.
Il Milan ha avuto in mano il pallino
del gioco solo nella parte iniziale della gara creando l'unica vera occasione
con Giroud su cui un grande Szczesny ha evitato di subire un gol che avrebbe
potuto cambiare la partita.
Ma più scorrevano i minuti più la
Juventus prendeva le misure ai rossoneri per poi, anche grazie alla superiorità
numerica, riuscire a portare dalla propria parte l’inerzia della gara.
Sono i numeri a testimoniare ciò:
- - possesso palla 48% Juve, 52% Milan
- - baricentro medio Juventus 50,90 metri (media da inizio stagione 49,86
metri)
- - 14 tiri fatti e 7 subiti (di cui 1 soltanto nello specchio della porta)
- - Sette punti in più rispetto la scorsa stagione
- - Quarto clean sheet consecutivo, sedicesimo nell’anno solare (prima squadra
della nostra serie A da questo punto di vista)
- - Al netto della disfatta di Sassuolo solo due gol subiti da inizio
stagione
Non sarà una Juventus per palati fini
ma se Cristiano Giuntoli sarà bravo a pescare uno (magari due) jolly nel
mercato di gennaio, credo ne vedremo delle belle.



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