Vagli a RBN: "La Juve ha ritrovato la mentalità operaia. Kean titolare? Vi spiego come lo schiererei"
"Ieri e
oggi", trasmissione di Radio Bianconera, ha analizzato l'andamento di
Juventus-Hellas Verona grazie alle parole del match analyst, Filippo Vagli. Di
seguito, proponiamo le parole, esternate ai microfoni del programma condotto da
Franco Leonetti.
L'IDENTITÀ
RITROVATA - "È da tempo che dico che la Juventus ha trovato un'identità.
Magari a tanti non piace, ma questa è una squadra operaia. Non abbiamo più una
squadra di primissimo livello. Oggi abbiamo qualche ottimo giocatore, tanti
bravi giocatori e tanti giovani che stanno crescendo. Secondo me, sta proprio
in questo il grande merito di Allegri. L'essere operai rientra nell'essere
Juventus, anche perchè non dimentichiamoci che la nostra è una squadra che ha
vinto sull'unità. E se pensiamo che le squadre vadano d'accordo, sbagliamo.
Negli spogliatoi possono volare gli stracci, ma quando si va in campo si dà
tutto per la maglia. Ciò differenza un gruppo da una squadra: il gruppo lavora
insieme, la squadra gioca per ottenere un risultato. L'anno scorso la Juventus
aveva Paredes, Di Maria e Bonucci e, quindi, era più forte. Quest'anno si è
guadagnato in compattezza".
KEAN
TITOLARE? - "Le soluzioni sono due: la prima è quella di un tridente,
spostandosi su un 3-4-3 o un 4-3-3. Questi moduli sono attuabili, perchè la
Juventus ha due interni molto abili a giocare a due, come Locatelli e Rabiot.
Però, da allenatore dico che quando un allenatore trova un equilibrio, è meglio
non toccarlo. Anche perchè, nel calcio di oggi, i subentranti nelle gare
possono scombinare i piani ed essere decisivi. La Juventus deve essere contenta
di avere dei giocatori e, soprattutto, degli attaccanti forti come Kean. In
Serie A quattro attaccanti così non ce li ha nessuno. Kean è fortissimo, specie
se lo si fa subentrare a gara in corso. Inoltre stiamo parlando di un classe
2000. Ha 23 anni e bisogna dire che i più grandi centravanti europei sono
diventati grandi verso i 26-27 anni. Ha solo margini di miglioramento e se
migliora può essere un titolarissimo nella Juventus. Goal annullati? È qualcosa
di clamoroso".
FELICIANI IN
JUVENTUS-VERONA - "Quasi mai parlo di arbitri. Difficilmente parlo di
palazzi e complotti. Tuttavia, non si può parlare di inadeguatezza e non si
parla solo del rigore di Chiesa, che è nettissimo: alla Juve sono stati negati
due calcio d'angoli. Di solito, da lì nascono le principali occasioni da goal.
Per non parlare dell'ammonizione di Rugani...una domanda te la poni sul livello
dell'arbitro. Passi il fuorigioco di Kean, che è un fatto oggettivo, il secondo
goal annullato non è ammissibile. Chiunque abbia giocato a pallone, sa che le
braccia si muovono. Quella manata a Faraoni, che solo dopo si è buttato a
terra, non è concepibile e spero sia passibile di prova televisiva. Inoltre
vorrei spendere due parole sul VAR: per annullare un'azione importante si torna
indietro di 50 metri spesso in maniera scellerata e scriteriata: così non è più
calcio".
(Fonte: bianconeranews.it)



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