VERSO JUVENTUS VERONA CON NUOVE CONSAPEVOLEZZE E RINNOVATE SPERANZE
Quella di domenica sera a San Siro contro
il Milan è stata una vittoria importante sia per la classifica che per il morale
di una Juventus che sta cercando di trovare autostima, consapevolezze e una propria
identità.
Capitan Rabiot e compagni hanno
giocato una partita dalla grande sostanza, mettendo in mostra non solo grande
umiltà ma con la netta convinzione di poterla grazie a compattezza,
determinazione e quello spirito di squadra che gli ha consentito di sapere
soffrire nei momenti cruciali dei match senza subire più di tanto.
Venti punti in nove gare
corrispondono a 2,22 punti a partita, un fattore che fa ben sperare dal momento
che dopo le prime nove gare lo scorso anno la media punti bianconera era di
1,44, due stagioni fa 1,67 e nella stagione con Andrea Pirlo in panchina 1,89.
Per trovare dati migliori dobbiamo rifarci
all’ultimo scudetto, quello con Maurizio Sarri in panchina (media 2,56),
risalire al quinquennio di scudetti targati Massimiliano Allegri con la media
punti dopo nove giornate che fluttuava tra 2,33 e 2,78.
Anche i numeri riguardanti la difesa sono
ottimi. Statisticamente sappiamo che lo scudetto in Italia lo vince - tranne in
qualche rarissima eccezione - la squadra con la miglior difesa. E da questo
punto di vista la Juventus con sei reti incassate (di cui quattro nella sola
trasferta di Sassuolo) è seconda solo all’Inter, prima con cinque reti subite.
Ma non solo: la Juventus (che non subisce gol da quattro partite) riguardo all’anno
solare 2023 ha portato a casa ben sedici clean sheet, con il Barcellona come unica
squadra europea capace di far meglio con venti.
Tutto ciò non deve abbagliare dandoci
l’illusione che tutti i problemi della Juventus siano risolti.
L’attacco, ad esempio, è un reparto
da migliorare e non poco. Quindici gol in nove gare non sono un gran bottino (la
Juventus ha il sesto attacco della serie A) considerando che le altre big
italiane sono tutte più prolifiche: Inter 24 gol segnati, Napoli 20, Milan 16.
Scarsa vena realizzativa sulla quale ha
inciso e non poco la presenza solo a spizzichi e bocconi della copia d’attacco
Chiesa – Vlahovic bloccati spesso da problemi fisici. Se i due riusciranno a
stare bene anche i dati relativi a questo reparto miglioreranno dal momento che
fino a che i due non hanno presentato problemi fisici viaggiavano a 1 gol di
media – partita Dusan Vlahovic e 0,75 Federico Chiesa, con un’impressionante proiezione
gol sulle trentotto partite stagionali.
Con la speranza che il tandem d’attacco
composto dai due ex viola possa ricomporsi già sabato sera nella gara casalinga
contro il Verona dal momento che la decima giornata di serie A presenta un calendario
favorevole a Madama.
Inter – Roma, Napoli – Milan e Lazio
Fiorentina sono una serie di scontri diretti che, in caso di mancata vittoria
di Inter e Milan qualora la Juventus dovesse conquistare i tre punti contro gli
scaligeri si troverebbe dopo tempo immemore prima (magari in coabitazione) in
classifica.
Dieci giornate di campionato sono
poche ma corrispondono comunque a più di un quarto di campionato.
Ecco perché questa giovane Juventus
con i suoi ampi margini di miglioramento, se riuscirà a mantenere l’attuale
solidità difensiva imparando contestualmente ad essere più incisiva sotto porta
e ad “ammazzare” le partite appena possibile, anche in considerazione dei
limiti finora espressi dalle competitor e con un mercato di gennaio da sfruttare,
lascia ben sperare per poter credere in qualcosa di importante.



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