GRANDI MANOVRE PER IL PROSSIMO CENTROCAMPO BIANCONERO

 


Che mercato sarà quello della prossima estate per la Juventus?

Quale sarà il budget a disposizione di Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna?

Il ritorno in Champions League, non ancora matematico ma alquanto probabile, sarà il primo passo per avere più risorse da spendere rispetto alla scorsa estate quando la Juventus portò a Torino solo Timothy Weah a fronte dei mancati introiti causa l'esclusione dalle competizioni europee. 

Il passo successivo sarà quello legato all'eventuale partecipazione della Juventus al prossimo mondiale per club.

Manifestazione quest'ultima che garantirebbe a Madama delle risorse aggiuntive per un ammontare di circa 50 milioni di euro.

Risorse che potrebbero essere decisive per poter mettere in essere una serie di operazioni capaci di rendere maggiormente qualitativo l'organico della Vecchia Signora.

Budget a cui aggiungere quanto sarà recuperato sia dai risparmi di ingaggi estremante pesanti quali quelli di Paul Pogba e Alex Sandro che da eventuali cessioni da cui incassare ulteriori 40-50 milioni minimo.

Un mini-tesoretto da consegnare nelle sapienti mani di Cristiano Giuntoli per poter lavorare su operazioni di mercato capaci di alzare il livello qualitativo della squadra.

Il Football Director della Juventus dovrà poi dipanare la situazione legata ad Adrien Rabiot, che in settimana ha festeggiato le 200 partite in maglia bianconera.

Un traguardo che lo colloca tra i cinque francesi con maggior presenze nella storia della Juventus.

Tutt'altro che insipide queste 200 gare inquanto condite da 122 vittorie, 8 gol decisivi e 15 assist.

In una recente intervista il francese ha dichiarato di trovarsi bene a Torino, sia a livello ambientale che con l'attuale allenatore che lo ha reso un giocatore insostituibile e particolarmente amato dai tifosi dopo l'alone di scetticismo che gravava intorno a lui dopo le prime due stagioni (quelle con Sarri e Pirlo in panchina) costellate da una notevole discontinuità.

"Mi voleva anche prima del mio arrivo, quando ero ancora al PSG, poi sono arrivato con Sarri. L'avevo già visto l'anno prima, abbiamo parlato e mi voleva in squadra, da lì è iniziato il rapporto con lui. Max è un grande professionista, ci sono pochi allenatori come lui, ho un buon rapporto con lui."

Queste le dichiarazioni di Adrien che ha poi proseguito:

"Sono arrivato a 24 anni, ora ne ho quasi 29, questo ti fa crescere. Dopo qualche anno, l'allenatore ha scelto di nominarmi vicecapitano, è un messaggio importante e significa che tutti hanno fiducia e mi apprezzano. Quindi cerco di dare il meglio di me, sono orgoglioso. 200 presenze sono tante, è un bel traguardo. Ho sempre cercato di dare il meglio e continuerò a farlo".

Tra il giocatore e  Massimiliano Allegri c'è grande stima reciproca. E proprio la permanenza del tecnico livornese sulla panchina bianconera potrebbe essere un elemento decisivo per un eventuale rinnovo del centrocampista transalpino.

La sensazione è che i presupposti per vederlo ancora vestito di bianconero possano esserci anche se le sirene estere (Premier League, Bayern Monaco, PSG in primis) sono molto forti e il rischio che possa partire non è di poca entità.

Senza contare che bisognerà poi entrare nel discorso economico dal momento che una volta venuto meno Paul Pogba (squalificato per quattro anni per doping), Adrien Rabiot risulta essere il calciatore più pagato della Juve insieme a Vlahovic, potendo vantare un ingaggio da sette milioni annui.

In caso di prolungamento Adrien dovrebbe non solo astenersi dal chiedere un aumento salariale ma accettare anche un ritocco al ribasso o comunque una dilazione dell'ingaggio in più anni contabili.

E qui entrerà in gioco mamma Veronique, l'agente del ragazzo, che porterà a Giuntoli le offerte che arriveranno da grandi club europei.

A questo punto non ci resta che aspettare l'incontro tra le parti, con il popolo bianconero diviso tra chi vorrebbe il rinnovo perchè convinto che proprio sul francese si debba ricostruire il centrocampo bianconero e chi invece vedrebbe di buon occhio facce nuove nella mediana della vecchia Signora della prossima stagione.

Fergusson e Koopmeiners a tal proposito sembrano essere i due profili più graditi sotto la Mole.

Il primo, ventiquattrenne centrocampista scozzese del Bologna dei miracoli di Thiago Motta, è un calciatore che fa della duttilità la sua caratteristica principale.

Mediano, mezzala o trequartista è particolarmente abile nell'impostazione del gioco, nel recuperare palloni, nel gioco aereo e nelle conclusioni a rete. 

Il secondo, atalantino olandese classe 1998, centrocampista di ottima caratura tecnica è dotato anche di una struttura fisica imponente (186 centimetri) e presenta come principale caratteristica l'abilità nell'alternare le due fasi di gioco. 



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