L'EDITORIALE DI FILOBIANCONERO: Il sogno Zizou e la realtà Dusan Vlahovic

 



Il popolo bianconero ha avuto un sussulto quando lunedì sera ha udito Zizou Zidane parlare del suo desiderio di allenare un giorno in Italia.

Le parole del francese hanno fatto sognare la stragrande maggioranza dei tifosi che ancora ricordano le magie del pallone d'oro francese.

Ma diciamocelo francamente: è molto difficile, per non dire impossibile che Zinedine Zidane possa allenare la Juventus nella prossima stagione

In primis perchè Allegri ha ancora un anno di contratto. Particolare da non sottovalutare soprattutto per un allenatore che guadagna sette milioni netti + bonus

Ma anche perchè in caso di addio al tecnico livornese il club guarderebbe a profili decisamente diversi

Sicuramente meno costosi (Zidane a Madrid guadagnava dodici milioni netti a stagione) ma anche maggiormente adatti ad una Juventus che nell’immediato si baserà su una progettualità legata ai giovani provenienti della Next Gen uniti a qualche innesto di buon livello ma non eccessivamente costoso.

Insomma, un qualcosa totalmente diverso rispetto ai colpi stellari cui è stato abituato Zizou che nella propria carriera ha allenato solo il Real Madrid. Uno dei Real più galattici di sempre composto da campionissimi quali Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo, Kroos, Morata, Casemiro, Modric, Isco, Asensio, Benzema, con la ciliegina Cristiano Ronaldo a farcire la torta.

Converrete con me che sarebbe molto diverso allenare Gatti, Rugani, Cambiaso, McKennie, Locatelli, Miretti, Fagioli, solo per fare qualche nome di giocatori che comporranno la rosa della prossima Juventus.

Ma al di là della fattibilità di questa utopia il sogno di vedere Zidane allenatore della Juventus è il sintomo della necessità che il popolo bianconero avverte di ispirarsi alla magia di un nome dal forte potere evocativo.

Ed è un segnale che va colto e se e non si potranno accontentare i tifosi riguardo la panchina magari questo nome lo si potrà spendere per un dirigente dal momento che la poltrona di Vicepresidente è vuota ad esempio.

Commercialisti, legali, uomini d'Azienda, sono stati indispensabili, fondamentali per traghettare il club dalle secche giudiziarie della scorsa stagione ai nuovi orizzonti che oggi si profilano.

Ma oggi, a distanza di oltre un anno dal cambio di management c’è forse la necessità di un pizzico di utopia che alimenti l’ottimismo.

Insomma, il popolo bianconero sente il bisogno di juventinità per superare le delusioni degli ultimi anni.

Intanto la squadra si prepara per Napoli, con i partenopei con il morale a mille dopo la goleada di ieri sera a Reggio Emilia contro il malridotto Sassuolo

Nell’allenamento di ieri aperto ai tifosi ed è piovuto sul bagnato. Dopo stop Rabiot McKennie nel corso della partitella a ranghi ridotti, Federico Chiesa è stato atterrato da Alex Sandro costringendo i medici ad intervenire. Il brasiliano è entrato in ritardo sull'attaccante, colpito duro alla caviglia destra, con il 7 ex viola uscito dal campo leggermente zoppicante. Vedremo nei prossimi giorni se Federico sarà disponibile per domenica e soprattutto in che condizioni.

Probabile che le due mezzali contro il Napoli possano essere Alcaraz e uno tra Cambiaso e Miretti, tutti giocatori più tecnici che fisici, di palleggio più che di corsa e contrasto. Caratteristiche su cui dovrà puntare la Juve a Napoli insieme al grande momento di forma di Dusan Vlahovic che in questo ultimo mese (al netto dell'errore di San Siro) ha dimostrato come possa essere un fattore per cambiare da solo le sorti di una gara

Qualche numero del bomber serbo: 1590 minuti giocati, 15 gol (uno ogni 109 minuti), 12,45 Expected gol, 81 tiri totali, 31 tiri nello specchio, 4 assist, 9 reti in 7 partite nel 2024 (un gol ogni 68 minuti). Nessuno in Europa bene come lui in questo inizio di 2024

Vlahovic ha sempre provato una fortissima attrazione per la Juventus, fin da quando era un ragazzino e nella sua Belgrado guardava le partite dei bianconeri in televisione. Madama è sempre stata nei suoi sogni e Dusan ha sempre avuto le idee chiare scegliendo la Vecchia Signora a soli ventidue anni quando avrebbe potuto trasferirsi all'Arsenal, nella ricchissima Premier League. Un matrimonio di cui non si è mai pentito, neanche nei periodi più difficili. Quando la squadra è rimasta fuori dalle coppe, quando la pubalgia lo attanagliava, quando non riusciva a fare gol.  

L'obiettivo di Dusan è riportare la sua Juventus a vincere e per questo è pronto a prolungare il contratto.

Vlahovic è legato alla Juventus fino al 2026 da un ricco contratto, ma è pronto a prolungarlo di altri due anni e quindi fino al 2028 per andare incontro alla società che ha bisogno di ammortizzare.

Il suo procuratore ha ribadito l’apertura a parlare del prolungamento e Cristiano Giuntoli sta preparando una proposta che possa accontentare tutti: la Juve abbassare i costi di ammortamento e Dusan mantenere lo stesso stipendio.

La soluzione a tutto ciò potrebbe essere proprio un prolungamento fino al 2028 per rendere il costo di Dusan in linea con le esigenze di cassa del club bianconero e tenersi stretto il giocatore che nel 2024 ha segnato più di ogni altro in Europa.  

Dusan vuol entrare nella storia della sua Signora e la Juventus ha ritrovato il suo condottiero.

C’è il Napoli che bussa alla porta. Stadio, il Diego Armando Maradona, nel quale Dusan non è ancora andato a segno con la maglia bianconera. Chissà che proprio domenica possa essere la volta buona per rompere questo tabù e contestualmente blindare sempre più il posto dei bianconeri nella prossima Champions League.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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