Gravina si difende dalle accuse, ma la Figc rischia il commissariamento

 



Il presidente della Figc Gravina è indagato dalla Procura di Roma per autoriciclaggio e appropriazione indebita, Federcalcio a rischio commissariamento


Appropriazione indebita e autoriciclaggio: sarebbero queste le gravissime accuse contro Gravina che si difende, ma la Figc è a rischio commissariamento. “Sono una vittima, ho chiarito tutto”, aveva detto il Presidente federale dopo l'incontro con i pm capitolini e prima di finire nel registro degli indagati. Il numero uno di Via Allegri è dentro l'inchiesta “Dossieraggio” della Procura di Perugia come vittima, insieme a politici, sportivi e vip, ora sotto indagine nella Capitale. Gravina ieri ha chiesto ed ottenuto di essere ascoltato. I suoi legali avrebbero portato diverse pagine attraverso cui verrebbe scagionato dalle accuse. Intanto quelle legate al bando dei diritti televisivi 2018 della Lega Pro, di cui allora era presidente. Poi la compravendita mai conclusa di libri antichi che avrebbe portato un guadagno con le caparre tra i 250 e i 350mila euro e l'acquisto di una casa per la figlia della compagna.

Secondo i pm queste tre circostanze potrebbero essere collegate e avrebbero portato ad un unico giro di denaro, da qui la doppia accusa di autoriciclaggio e appropriazione indebita. Riguardo all'appalto dei diritti tv l'ipotesi è che siano stati concessi in modo irregolare. Sulla falsa vendita dei libri, si pensa ad una tangente superiore al milione di euro, di cui Gravina avrebbe trattenuto la cifra per le opzioni. Quindi il famoso appartamento in un quartiere prestigioso di Milano. La Procura di Roma, a prescindere dal modo con cui ha avuto le informazioni, ha deciso di indagare il Presidente federale, ipotizzando il reato di autoriciclaggio, anche se i suoi legali non confermano. L'appropriazione indebita è strettamente e inevitabilmente connessa al primo reato. La difesa del Presidente ritiene il loro assistito una vittima del dossieraggio di Perugia e fa riferimento a mandanti. Non è detto che l'inchiesta resti a Roma: l'acquisto della casa di Milano, elemento chiave dell'inchiesta, potrebbe indurre a spostarla nel capoluogo lombardo. In attesa delle prossime tappe giudiziarie, va ricordato che Gravina, oltre ad essere numero uno federale è vice presidente della Uefa. Lo status di indagato non può che provocare una situazione di imbarazzo. Fino a sentenza definitiva il Presidente può restare al suo posto, ma fonti di Via Allegri non escludono le dimissioni intanto dalla Federcalcio. Nel caso, il Coni dovrebbe procedere con il commissariamento del Governo del calcio italiano.


(Fonte Bianconeranews.com)

Commenti