CONFERENZA STAMPA PRE JUVENTUS ATALANTA FINALE DI COPPA ITALIA: LE PAROLE DI DANILO E ALLEGRI

 


Conferenza stampa pre Juventus Atalanta finale di Coppa Italia


Le parole di capitan Danilo: «Vincere la Coppa per dare un senso diverso alla stagione. Scriviamo una piccola parte di storia»

QUANTO CONTA QUESTA FINALE – «Arrivare e magari vincerla darebbe un senso diverso alla stagione. Siamo riusciti a raggiungere il traguardo Champions, ma quello che portiamo sempre al museo sono i trofei. Sarebbe un premio per la resilienza e il lavoro di squadra che facciamo ogni giorno».

COME STA FISICAMENTE – «Sto bene. Ho avuto un problemino fisico, ma ho recuperato bene e ho lavorato bene. E’ una gara talmente importante che recuperi più in fretta sicuramente».

EMOZIONATO NEL GIOCARE LA FINALE – «Mi sento emozionato. Nel calcio come nella vita guardiamo sempre in avanti, sempre alle nuove sfide e ai nuovi obiettivi. Sarà una partita diversa, speciale anche per la nostra squadra. Sarebbe bello mettere un pezzo anche piccolo nella storia della Juventus».

JUVE SFAVORITA – «L’Atalanta sta facendo una stagione importante, con calciatori forti e un allenatore esperto. La Juventus dal 2012 avrò fatto 20 finali e anche questa storia va rispettata. Mettiamo il focus su quello che succede ora, ma se guardiamo indietro la Juve è una squadra che ogni volta che gioca una finale è pronta a vincere. Può succedere di tutto, ma noi non ci sentiamo meno importanti o meno forti di loro».

DISCORSO DA CAPITANO – «Penso per me stesso e poi può essere un messaggio per gli altri, ma non sappiamo quando giocheremo la prossima finale. Arrivare in un ambiente così importante, in uno stadio così significa che dobbiamo godercelo, non sappiamo quando sarà la prossima. Io è da un po’ che non gioco una finale. Dobbiamo pensare che questa sarà l’ultima, così lasceremo sicuramente in campo tutto quello che abbiamo».

QUANTO E’ CAMBIATA LA JUVE DALL’ULTIMA FINALE CONTRO L’ATALANTA – «Era un momento difficile anche per il Covid, tornando ad avere un po’ di vita normale. Quel momento lì ci fa godere di più l’oggi, il giocare in uno stadio pieno. Domani ci saranno tutti i dirigenti e questo ci dà anche un senso di appartenenza. La Juventus ha cambiato tanto, dopo quella finale sono andati via tanti calciatori, è arrivato il mister ma quella che non è cambiata è la voglia di vincere, sudare e dare tutto per la maglia».

DNA DA JUVE E APRIRE UN CICLO – «Come detto prima guardare troppo in avanti è difficile. Possiamo promettere di dare tutto in campo domani, non sappiamo quando sarà la prossima finale. Nella mia vita la caratteristica umana più importante che ho è la resilienza. La Juve ha dimostrato nella sua storia di avere questa caratteristica in tutti quelli che indossano questa maglia. In questa squadra c’è questo, la capacità di andare giù e rialzarci. Possiamo prometterlo per domani, la resilienza è importante per le squadre vincenti».

COSA E’ CAMBIATO RISPETTO AL GIRONE D’ANDATA – «Sapevo sarebbe stata una delle domande. Ho risposto tante volte negli ultimi tempi. Non c’è un motivo, è concreto che siamo calati e non abbiamo fatto le stesse vittorie. Non c’è solo un motivo, sono tante piccole cose che fanno la differenza nel calcio. Che ci serva di insegnamento, per vincere un campionato così difficile non possiamo mollare un attimo, non possiamo avere momenti dove sei sconcentrato. Non posso dire altro».

COME STA IL GRUPPO – «Stiamo bene. Il risultato con la Salernitana non ce lo aspettavamo, ma arrivare qui a giocare una gara così bella, una finale di Coppa Italia in un ambiente bello e diverso ci deve dare tanta motivazione e soddisfazione. Non si gioca sempre una gara così. Il gruppo sta bene, è sereno e consapevole di cosa fare domani».

PENSIERO SULLA STAGIONE – «Quello che ci è stato chiesto a inizio stagione era raggiungere la Champions e provare a vincere la Coppa Italia. Certo che abbiamo avuto alti e bassi, momenti dove non abbiamo avuto risultati importanti ma penso che i traguardi raggiunti permettono alla società di fare una programmazione più importante e ambiziosa per l’anno prossimo. Quello che guardo è quello che lasciamo di importante per l’anno prossimo».

DOVE L’ATALANTA HA MESSO PIU’ IN DIFFICOLTA’ LA JUVE – «E’ una squadra che ha tanta fisicità, ha ritmo alto con e senza palla. Se non stai bene fisicamente possono metterti in difficoltà. Dobbiamo essere alla pari loro in questo senso e sfruttare le occasioni che avremo. E’ la cosa più importante, se hai occasioni devi essere letale, arrivare lì e segnare».

SFIDA CON DE KETELAERE – «E’ l’esempio che un calciatore in un ambiente giusto può giocare diversamente. Ha avuto un primo anno difficile, ora all’Atalanta sta facendo un anno importante. Tecnicamente è bello da vedere ed è difficile da marcare. Sono le sfide che mi motivano di più. Lo conosco tanto, guardo tante partite dell’Atalanta e spero che domani lui possa stare lì sereno e tranquillo».

CAPITANO DELLA JUVE E ALZARE UN TROFEO – «L’ho già detto altre volte. Tutto quello che ho vissuto nel calcio mi ha preparato per questo momento, ad avere questa responsabilità in una società così importante del calcio mondiale. Sarebbe un traguardo importante per la mia storia. Sono qui da 5 stagioni e vi dico che sono uno juventino e lo sarò per sempre. La Juve sarà sempre la squadra più importante della mia carriera».


Le parole di mister Allegri: «Sfavoriti? Gli episodi cambiano il calcio. Obiettivo principale era la Champions, ma vogliamo questo trofeo»

COME ARRIVA LA SQUADRA ALLA FINALE – «Ci arriviamo bene, speriamo domani sia meglio. Abbiamo raggiunto l’obiettivo Champions, ora c’è una finale bella da giocare contro una squadra che sta facendo bene e gli faccio i complimenti. Domani sarà una gara complicata ma lo sapevamo anche prima».

ATALANTA SENZA SCAMACCA UNO SVANTAGGIO – «Indipendentemente da tecnica e tattica ci vorrà molta disponibilità in campo. Dobbiamo vincere più duelli possibili. Ci saranno momenti di difficoltà da affrontare nel migliore dei modi, bisogna controbattere al meglio».

COSA HA LA JUVE PIU’ DELL’ATALANTA – «Di solito nelle finali c’è il 50% delle probabilità di vincere, devi portare l’episodio dalla tua parte, sapendo che con loro le partite non finiscono mai».

COME CAMBIARE LE SORTI DI QUESTA GARA – «Quello che ho imparato è che il calcio è meraviglioso perchè può rovesciartisi contro. Affronteremo una squadra forte che tutti danno per favorita, noi bisogna essere bravi. Per noi può essere l’ultima finale, non è detto si rigiochi il prossimo anno. Dobbiamo lasciare tutto quello che abbiamo con serenità, lucidità e concretezza. Poi se gli avversari saranno più bravi gli stringeremo la mano perchè avranno meritato».

NICOLUSSI TITOLARE – «Sta bene come tutti. Devo decidere in mezzo, o giocherà lui o troverò un’altra soluzione. Sugli esterni devo capire, la partita potrà essere lunga. Tra stasera e domattina farò le ultime valutazioni e deciderò».

DARE UN SENSO ALLA STAGIONE – «L’obiettivo principale, capisco che a tutti non possa piacere, era che la Juve partecipasse alla Champions. Sembra un obiettivo piccolo, ma ci sono momenti dove se non puoi vincere devi avere obiettivi che ti consentano di avere un tesoretto per fare le tue valutazioni. Domani è una finale. Ne parlavo mentre stavamo venendo. Le finali sono tutti eventi, se vinci festeggi e sei più bravo dell’avversario, altrimenti ti porti dietro il boccone amaro. Non è roba da tutti giocare le finali. Domani la giocheremo al meglio, poi se saremo bravi, con un pizzico di fortuna, la porteremo a casa. L’obiettivo principale della Juventus e della società era qualificarsi alla Champions».

PERICOLO KOOPMEINERS – «Loro hanno giocatori importanti, un reparto attaccanti bravo ma noi non siamo da meno. Vivono un momento di euforia ed entusiasmo, dobbiamo fare una partita giusta, da finale, perchè quelle sono partite diverse».

JUVE SFAVORITA DOMANI E COSA CAMBIA – «Noi ci sentiamo in grado di giocare questa finale, sapendo di dover avere rispetto. Le partite vanno vinte sul campo e il calcio è bello perchè ti si può rovesciare a favore o contro, noi dobbiamo riportarlo dalla nostra parte. Serve la convinzione di poter portare a casa questa coppa».

CHE PESO HA QUESTA COPPA – «Ha un valore importante, è un trofeo. Essere qui a giocarla è un risultato, ora dobbiamo riportarla a casa. Abbiamo la possibilità di poterla vincere, questo è un altro risultato importante».

COME SI DIFENDE CONTRO L’ATALANTA – «Può essere come le gare di campionato, ma dipende come si evolve la partita. I dettagli fanno la differenza. Noi abbiamo una squadra forte, che se mette in campo l’attenzione giusta è difficile giocarci contro. Questo i ragazzi devono metterlo in pratica. Questo fa la differenza, sapendo le caratteristiche che ha l’Atalanta. Ho visto la gara straordinaria con la Roma, poi preso il 2-1 è cambiata. Finchè domani non si fischia la fine dobbiamo starci con grande testa e grande equilibrio».

COSA HA DA PERDERE LA JUVE – «Sono ancora un bambino. Quando ho avuto la fortuna di avere giocatori che mi hanno portato alle finali le vivo con entusiasmo. Ti crea adrenalina, voglia di portarla a casa. Metteremo tutto quello che abbiamo per riportare a casa questa coppa. Abbiamo da perdere noi come l’Atalanta».

MERITOCRAZIA ATALANTA IN EUROPA – «Bisogna fargli i complimenti. Raggiungere due finali non è semplice, mantenendo sempre un livello in crescendo. La cosa più difficile è il mantenimento o il miglioramento di quello che hanno fatto. Merito alla società, a Gasperini. Una realtà importante del calcio italiano ed europeo».


(da juventusnews24.com)

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