IL CORSIVO – GLI “ALLEGRIHATERS” RISCOPRONO IL SENSO DELLA VITA CALCISTICA

 



 Di Stefano Dentice

Non aspettano altro gli “Allegrihaters”. Attendono trepidanti, con la fronte imperlata di sudore, in preda a incontrollabili tremori degli arti superiori e inferiori causati da una pervasiva ansia e da un’irrefrenabile emozione, la notizia più bella della loro tristissima vita calcistica: l’esonero di Massimiliano Allegri. Ebbene sì, la «buona novella» della separazione fra l’allenatore labronico e la Vecchia Signora, finalmente, giunge dal sito ufficiale della Juventus. Da quel momento, via a trenini e aperitivi a base di caviale, ostriche e champagne. D’altronde è impossibile dare torto ai suoi «odiatori seriali». Max Allegri ha solo vinto dodici trofei in otto anni di Juve. È soltanto il terzo allenatore più vincente di Madama dopo Trapattoni e Lippi. È solamente il tecnico in attività più vittorioso in 127 anni di storia bianconera. Ma questo è il nulla cosmico rispetto al «male assoluto» fortunatamente estirpato. Ora per i suoi detrattori è tempo di festeggiare. Innanzitutto c’è da fare i complimenti agli “AllegriOut”. Perché gioire per il suo esonero non è importante, è l’unica cosa che conta!


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