L’EDITORIALE – LA VITTORIA DELLA COPPA ITALIA ADDOLCISCE LA STAGIONE
Di Stefano Dentice
Come una boccata d’ossigeno, come
un improvviso raggio di sole nel cielo plumbeo della Torino bianconera,
ecco la bellissima notizia che solo i veri juventini e gli juventini veri
attendevano con trepidazione: la Juventus ha battuto l’Atalanta 1-0 all’Olimpico di Roma e ha conquistato la
quindicesima Coppa Italia della sua storia. Vittoria più che meritata
quella di Danilo e compagni contro la Dea, una squadra sbarcata nella capitale in stato di grazia e con il favore
dei pronostici, orobici che solo poche settimane fa avevano sbancato Anfield Road infliggendo un sonoro 3-0 al Liverpool di Klopp nei quarti di finale
d’andata di Europa League.
Ma la Vecchia Signora di scena allo stadio “Olimpico” ha mostrato
il suo volto più bello, quello dei primi cinque mesi di stagione. Tutti sugli
scudi, in primis Dušan Vlahović che, oltre a risultare determinante
grazie al gol che ha deciso il match, ha lottato come un leone fornendo un
contributo di vitale importanza persino in fase di non possesso, vedendosi
anche annullare la seconda rete per un “sopracciglio” in fuorigioco. La Juve
in versione Coppa Italia, con Allegri che ha tatticamente incartato il
suo eccellente collega Gian Piero Gasperini, ha dimostrato di essere
d’acciaio inossidabile: mente fredda, cuore caldo, spirito di sacrificio,
carattere, transizioni positive ben orchestrate e, soprattutto, organizzazione
difensiva da tesi di laurea. Pur non essendo certamente il trofeo più
prestigioso in assoluto, la conquista di questa coppa ha addolcito un’annata
fra alti e bassi per Madama. Infatti, dopo cinque mesi esaltanti quanto
sorprendenti, si è verificato un drammatico crollo nel girone di ritorno che ha
prodotto risultati e prestazioni da voltastomaco. Ma oggi, ciò che conta più di
tutto, è il ritorno dei bianconeri alla vittoria di un trofeo che mancava dalla
bacheca della Continassa dal 2021, quando sotto la guida di Andrea Pirlo
la Juventus sconfisse sempre l’Atalanta, 2-1, proprio in finale di Coppa Italia al Mapei
Stadium di Reggio Emilia. A differenza di un campionato con moltissime luci in avvio, ma con
tantissime ombre in conclusione, la Juve ha strameritato di portare sotto la Mole
la coppa nazionale dopo un cammino particolarmente brillante in cui ha
eliminato Salernitana, Frosinone e Lazio prima di festeggiare
in finale con gli orobici, realizzando 14 gol e subendone solo 3. L’obiettivo principale di questa stagione era il raggiungimento del
piazzamento per la prossima Champions che, con due giornate d’anticipo, pur
faticando e soffrendo oltre il tollerabile, la Vecchia Signora ha comunque
centrato aritmeticamente grazie al 2-1 dell’Atalanta con la Roma. Il secondo
traguardo, in ordine di importanza, era almeno l’approdo alla finale della coppa
nazionale che Madama ha poi alzato al cielo. Storicamente, la Juventus è
abituata a vincere competizioni ben più prestigiose, ma ciò che era stato imposto
dalla società per quest’anno è stato ottenuto. Protagonista insieme a capitan Danilo
e compagni, soprattutto della vittoria della Coppa Italia, il tanto
vituperato Massimiliano Allegri che, se a volte è stato più che
giustamente criticato, in troppe circostanze è stato schifosamente offeso,
dileggiato e insultato addirittura sul piano umano. Con buona pace dei suoi più
acerrimi detrattori, piaccia o meno, Max Allegri ha vinto dodici trofei
in otto anni da tecnico bianconero, scrivendo di fatto la storia di questo
glorioso club e risultando il terzo allenatore più vincente dopo due icone
sacre come Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi. Il mister
labronico, che in diciannove anni di carriera da allenatore ha vinto sedici
trofei in totale, può vantare anche un record personale: cinque coppe Italia
vinte, tutte con la Juve, superando Sven-Göran Eriksson e Roberto
Mancini. Ora è il suo momento, è giusto che si goda questo successo giunto
di «cortomuso», come nel suo stile, in attesa di un epilogo che, ormai, sembra
essere già scritto. Per gli irriducibili anti-allegriani, invece, una lunga
cura di Gaviscon è vivamente consigliata!



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