QUALITA’ E PERSONALITA’ PER CHI VUOLE INDOSSARE LA MAGLIA BIANCONERA

 


Di Filippo Vagli 

Mi ha fatto piacere nel post Roma Juventus sentire Allegri ricordare quanto in questa stagione abbia pesato l'assenza di giocatori del calibro di Fagioli e Pogba.

"Paul sarebbe bastato anche mezz'ora in campo per spaventare gli avversari. E Fagioli avrebbe rappresentato la sua perfetta alternativa”.

Queste le parole del tecnico labronico.

Come dargli torto?

Troppo spesso fra le migliaia di analisi che si sono susseguite in questa stagione si è omesso di ragionare riguardo l’assenza di questi due giocatori che avrebbero portato alla mediana bianconera due elementi fondamentali: qualità e personalità.

Due fattori questi ultimi di cui dovranno essere impregnati quei quattro - cinque titolari che Cristiano Giuntoli dovrà fare arrivare a Torino nel corso della prossima estate.

Siamo seri. Il prossimo mercato non porterà a Torino alcun top player, ma nello stesso tempo sarà indispensabile alzare il livello qualitativo della rosa se non si vorrà vivere l’ennesima stagione fatta di passaggi sbagliati e di giocatori che si nascondono in campo perché privi di quella personalità che ti porta a dire “dammi a me la palla che ci penso io”.

Che siano ventenni o trentacinquenni, famoso o sconosciuti, parametri zero o calciatori il cui cartellino sarà da acquistare, poco importa.

Ciò che conta è che siano calciatori scevri dall’accampare alibi (la panacea dei perdenti) e capaci di indossare la maglia della Juventus senza avvertirne eccessivamente il peso, ossequiandola e rispettandola con qualità e personalità.

Fernando Llorente, Sami Khedira, Dani Alves, Emre Can, sono fulgidi esempi di come si possa acquistare calciatori dotati di questo pedigree spendendo poco o nulla.

O perché no Patrice Evra, acquistato a 33 anni da Madama nell’estate del 2014 per 1,5 milioni di euro pagabili in due annualità, dimostratosi poi un affarone a livello qualità/prezzo.

Ma prima ancora che riguardo ai nuovi acquisti si dovrà necessariamente muovere dalle valutazioni di chi è già in rosa e magari vorrebbe prolungare il contratto non solo con un ingaggio da top player, ma con la centralità nel progetto, senza però aver dimostrato ancora nulla.

Il riferimento è puramente casuale e va dritto a Federico Chiesa, verso il quale il club bianconero ha intenzione di trattare non avendo intenzione di perderlo a zero dopo il 30 giugno del 2025. Ma nello stesso tempo chiedendogli di dimostrare ciò che, anche a causa del grave infortunio, non ha a cora espresso.

La soluzione perfetta sarebbe un prolungamento ponte di un anno alle stesse cifre, per far sì che il giocatore possa esibire per intero il proprio valore, magari inserito in un nuovo contesto tattico a lui più congegnale. E poi, al termine della stagione 2024/205  valutare meglio il da farsi.

Chiedo troppo?

Può darsi, ma è proprio per questo che John Elkann ha messo sotto contratto con un accordo quinquennale quello che è considerato il migliore dei direttori attualmente in circolazione: Cristiano Giuntoli

Altrimenti i vari Manna e Cherubini sarebbero stati più che sufficienti. 




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