QUALITA’ E PERSONALITA’ PER CHI VUOLE INDOSSARE LA MAGLIA BIANCONERA
Mi ha fatto
piacere nel post Roma Juventus sentire Allegri ricordare quanto in questa
stagione abbia pesato l'assenza di giocatori del calibro di Fagioli e Pogba.
"Paul
sarebbe bastato anche mezz'ora in campo per spaventare gli avversari. E Fagioli
avrebbe rappresentato la sua perfetta alternativa”.
Queste le parole
del tecnico labronico.
Come dargli
torto?
Troppo spesso
fra le migliaia di analisi che si sono susseguite in questa stagione si è
omesso di ragionare riguardo l’assenza di questi due giocatori che avrebbero
portato alla mediana bianconera due elementi fondamentali: qualità e
personalità.
Due fattori questi
ultimi di cui dovranno essere impregnati quei quattro - cinque titolari che
Cristiano Giuntoli dovrà fare arrivare a Torino nel corso della prossima estate.
Siamo seri. Il
prossimo mercato non porterà a Torino alcun top player, ma nello stesso tempo
sarà indispensabile alzare il livello qualitativo della rosa se non si vorrà
vivere l’ennesima stagione fatta di passaggi sbagliati e di giocatori che si
nascondono in campo perché privi di quella personalità che ti porta a dire
“dammi a me la palla che ci penso io”.
Che siano
ventenni o trentacinquenni, famoso o sconosciuti, parametri zero o calciatori
il cui cartellino sarà da acquistare, poco importa.
Ciò che conta è
che siano calciatori scevri dall’accampare alibi (la panacea dei perdenti) e capaci
di indossare la maglia della Juventus senza avvertirne eccessivamente il peso, ossequiandola
e rispettandola con qualità e personalità.
Fernando Llorente,
Sami Khedira, Dani Alves, Emre Can, sono fulgidi esempi di come si possa
acquistare calciatori dotati di questo pedigree spendendo poco o nulla.
O perché no
Patrice Evra, acquistato a 33 anni da Madama nell’estate del 2014 per 1,5
milioni di euro pagabili in due annualità, dimostratosi poi un affarone a
livello qualità/prezzo.
Ma prima ancora
che riguardo ai nuovi acquisti si dovrà necessariamente muovere dalle
valutazioni di chi è già in rosa e magari vorrebbe prolungare il contratto non
solo con un ingaggio da top player, ma con la centralità nel progetto, senza
però aver dimostrato ancora nulla.
Il riferimento è
puramente casuale e va dritto a Federico Chiesa, verso il quale il club
bianconero ha intenzione di trattare non avendo intenzione di perderlo a zero
dopo il 30 giugno del 2025. Ma nello stesso tempo chiedendogli di dimostrare
ciò che, anche a causa del grave infortunio, non ha a cora espresso.
La soluzione
perfetta sarebbe un prolungamento ponte di un anno alle stesse cifre, per far
sì che il giocatore possa esibire per intero il proprio valore, magari inserito
in un nuovo contesto tattico a lui più congegnale. E poi, al termine della
stagione 2024/205 valutare meglio il da
farsi.
Chiedo troppo?
Può darsi, ma è
proprio per questo che John Elkann ha messo sotto contratto con un accordo quinquennale
quello che è considerato il migliore dei direttori attualmente in circolazione:
Cristiano Giuntoli
Altrimenti i
vari Manna e Cherubini sarebbero stati più che sufficienti.


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