8 LUGLIO 2024: L'INIZIO DELL'ERA THIAGO MOTTA ALLA JUVENTUS

 


Di Filippo Vagli 

Oggi, lunedì 8 luglio 2024, è il grande giorno di Thiago Motta. Il nuovo tecnico bianconero è sbarcato ieri sera a Torino e questa mattina si è presentato al JMedical per svolgere le visite mediche di rito. Inizia quindi l’era Thiago Motta, il nuovo corso della Juventus, con il tecnico italo brasiliano in panchina. Mercoledì 10 luglio sarà la volta dell’arrivo dei primi giocatori per iniziare gli allenamenti nel ritiro alla Continassa che proseguirà con il trasferimento in Germania, fissato per il 20, per una seconda fare di preparazione alla quale dovrebbero partecipare i reduci dall’europeo e quindi Vlahovic, Kostic, Szczesny, Cambiaso, Chiesa, Gatti e Fagioli. Al termine del lavoro in terra tedesca dovrebbero aggregarsi il gioiellino Kenan Yildiz così come i reduci dalla Copa America McKennie, Weah, Bremer, Danilo, Douglas Luiz. Questo lo stato dell’arte perché da oggi al 31 agosto, tanto cambierà. A meno di movimenti tellurici a tutt’oggi non previsti la nuova Juventus si fonderà sugli intoccabili Andrea Cambiaso, Danilo, Gleison Bremer e Dusan Vlahovic mentre risulta essere decisamente più consistente l'elenco degli esuberi: Arkadiusz Milik, Daniele Rugani, Filip Kostic, Mattia De Sciglio, Weston McKennie e Wojciech Szczesny. Un discorso a parte meritano Matias Soulé e Dean Huijsen. Il primo dovrebbe essere testato in ritiro da Thiago Motta al fine di capire se potrà essere funzionale al suo progetto tecnico anche se non è esclusa un sua cessione per ragioni di bilancio qualora arrivasse un’offerta non inferiore ai 40 milioni di euro. Il secondo è sempre più papabile per un inserimenti nella trattativa che dovrebbe portare Teun Koopmeiners alla Juventus con l’Atalanta con il club orobico per ora fermo sulla richiesta di 60 milioni di euro che Giuntoli cercherà di abbassare proprio con l’inserimento del gioiellino olandese - spagnolo. Capitolo Federico Chiesa: l’ex viola è sempre più lontano dalla Juventus. Cristiano Giuntoli ha comunicato ufficialmente al numero 7 di essere stato inserito nella lista dei partenti dal momento che la Vecchia Signora non lo ritiene centrale nel proprio progetto tecnico. Contestualmente Chiesa ha toccato con mano come i club a cui ambiva non pensino a lui così come fuori dalla Continassa non c’è alcuna fila per acquistarlo. Ad oggi la destinazione per lui più probabile pare essere la Roma con Daniele De Rossi, l’allenatore dei capitolini, che lo vorrebbe per valorizzarlo e riportarlo ai livelli pre-infortunio. Per sostituirlo il preferito di Giuntoli pare essere il funambolico Sancho, giocatore di proprietà dello United con il club inglese intenzionato a cederlo a causa del pessimo rapporto tra il giocatore e il tecnico Ten Hag. Red Devils che puntano a cedere a titolo definitivo l’inglese classe 2000 senza scartare a priori l’ipotesi del prestito oneroso, quella a cui sarebbe interessata la Juventus. In difesa, fermo restando che verrà valutato Djalò, saltato Calafiori si ragiona su uno tra Todibo del Nizza e Kiwior dell’Arsenal. Ma il fitto calendario della prossima stagione fra campionato, Coppa Italia, Supercoppa italiana, Champions League, Mondiale per club e impegni delle nazionali obbligherà la dirigenza bianconera ad allestire una rosa capace di reggere e fronteggiare oltre 60 gare. Ecco perché servirà anche lavorare su un vice Vlahovic così come sul parco terzini. Ma al di là di questi movimenti di mercato sarà Thiago Motta ad essere atteso al varco. Il tecnico su cui il popolo bianconero confida nel rilancio della Juventus con la speranza che non vi siano però troppe aspettative riguardo al breve periodo. Non sarà indolore far metabolizzare la filosofia calcistica di Thiago Motta alla Juventus così come non lo fu per il Bologna nella scorsa stagione considerando che gli emiliani iniziarono la stagione con quattro pareggi e due sconfitte nelle prime sei gare. Madama ha dimostrato grande coraggio nel voler cambiare profondamente direzione in un momento storico in cui dovrà far convivere competitività e sostenibilità. Concediamole il tempo necessario per poter sbocciare.  


Commenti