GIUNTOLI: L’EQUILIBRISTA

 


Di Filippo Vagli 

La Juventus sta letteralmente accendendo di passione la Germania, soprattutto quella dei tanti immigrati italiani di fede bianconera che vivono in terra teutonica. Ottima l’accoglienza ricevuta dalla Juventus una volta giunta all’Home Ground di Adidas, l’avveniristico centro sportivo che accoglierà gli allenamenti di Thiago Motta e i suoi ragazzi. Così come riguardo al tutto esaurito previsto per l’amichevole di venerdì pomeriggio con il Norimberga,  prima uscita della Juventus 2024/2025 che chiuderà la seconda fase di ritiro bianconero. Sarà una “Juve 2”, con tanti giovani in campo, dal momento che l’elenco dei “titolari” assenti è fiorente: da Yildiz a Danilo, da Bremer a Douglas Luiz. Altrettanto nutrita la pattuglia dei giocatori rimasti a Torino perché fuori dal progetto tecnico della nuova Juventus: Chiesa, Rugani, Kostic, Milik, De Sciglio, Arthur, McKennie, Szczesny, Huijsen. Ci starebbe quasi una buona formazione per la nostra serie A. Ritiro tedesco che anche attraverso le convocazioni per la Germania ha chiarito in maniera inequivocabile le strategie del club. Riguardo le cessioni il nome più chiacchierato rimane quello di Huijsen, di cui non è piaciuto l’aver messo spalle al muro la società nella finestra dell'ultimo mercato invernale quando promesso al Frosinone all'ultimo si impuntò per andare alla Roma ammaliato dalle sirene di Mourinho. Inoltre, del ragazzo non convince al 100% l’abilità in fase difensiva. Ma d’altro canto far cassa con qualche giovane per rinforzare la squadra non è peccato quanto forza maggiore. Se il nome più chiacchierato è quello del classe 2005 olandese – spagnolo, il nodo più spinoso da dipanare per Giuntoli rimane quello riguardo Federico Chiesa.  L’assenza di volontà da parte dell’esterno bianconero di andare verso il rinnovo del contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e contestualmente il diniego di acconsentire a una cessione sta creando una situazione al limite dell’imbarazzo. Da una parte il club che rischia di ritrovarsi sotto scacco, quasi "ostaggio" di Federico Chiesa, dall’altra il giocatore stesso che sta rischiando di dare avvio ad una "guerra fredda” che non gioverebbe a nessuno, giocatore in primis. Anche perché Cristiano Giuntoli da navigato dirigente non ha intenzione di farsi prendere per il collo facendosi mettere all’angolo da Chiesa. A tal proposito il direttore bianconero sta lavorando per trovare la sistemazione migliore per Federico, convinto di poter incassare dalla sua cessione non meno di 20 – 25 milioni di euro. Ma qualora così non dovesse essere e Chiesa volesse provare ad andare a scadenza di contratto sarà guerra dura con Thiago Motta nelle vesti di miglior alleato di Giuntoli avendo escluso Chiesa dal suo progetto tecnico. Sono convinto che ad oggi la strada intrapresa da Giuntoli sia quella giusta con il difficile tentativo di fare l'equilibrista tra il far quadrare i conti e nello stesso tempo far sognare i tifosi con nomi che esaltano quali quelli di Jean-Clair Todibo e Koopmeiners. L’obiettivo del dirigente ex carpi e Napoli è quello di mantenere il disavanzo sotto controllo andando ad autofinanziare le tre mosse annunciate durante la conferenza di presentazione di Motta. Un nuovo “titolare” per reparto, in modo da consegnare al nuovo tecnico di Madama una squadra competitiva per la stagione ormai alle porte. 


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