IL "CASO" FEDERICO CHIESA: DA GIOIELLO BIANCONERO AD ESUBERO DI LUSSO



Di Filippo Vagli

Nella serata di ieri l'esperto di mercato Gianluca Di Marzio facendo il punto sulla situazione di Federico Chiesa ha spiegato che il giocatore vorrebbe prendersi tempo per decidere il proprio futuro. Sempre secondo Di Marzio il numero 7 bianconero vorrebbe prima partecipare al ritiro con la Juventus e solo dopo aver tastato l'ambiente e il progetto tecnico di Thiago Motta, prendere una decisione relativamente al proprio futuro. Il condizionale è d’obbligo in questi casi, ma qualora così fosse si tratterebbe dell’ennesima prova di individualismo e di totale mancanza di attaccamento al club da parte del giocatore. Senza dimenticare che non mi pare esserci la fila fuori dalla Continassa di club in guerra fra loro per accaparrarsi le prestazioni sportive del giocatore. Non è che anche questo possa essere uno dei motivi che possano aver convinto Chiesa a voler andare in ritiro con la Juve? A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina, diceva qualcuno. La Juventus non può essere considerato un club di “prova”, nel quale un calciatore va in ritiro, vede come si trova, valuta se l’allenatore gli lascia fare il bello e il cattivo tempo e poi decide se rimanere o andare. Alla Juve servono giocatori attaccati alla maglia, capaci di anteporre il noi all’io, pronti a mettersi a disposizione di allenatore e compagni a prescindere dal ruolo che gli viene ritagliato. Questo è il profilo dei calciatori che hanno reso grande la Juventus, non quello di miliardari viziati che guadagnando già cinque milioni netti di euro all’anno, dopo un anno di fermo per infortunio e altri due anni costellati  di prestazioni insufficienti, vanno a battere cassa pretendendo o un aumento di ulteriori 2,5 milioni a stagione per rinnovare mettendo la società con le spalle al muro vedendosi avvicinare la scadenza contrattuale. Nessun ostracismo nei confronti del giocatore, per carità, ma sono convinto che senza rinnovo contrattuale alle condizioni proposte dalla Juventus il giocatore vada ceduto al miglior offerente, senza se e senza ma. Credo che Giuntoli stia esplorando tutte le strade possibili per capire come gestire la situazione di questo giocatore passato in pochi mesi dall'essere uno dei giocatori di punta della Juventus ad esubero di lusso. Una situazione che resta quindi in stand-by nell’attesa di capire quali potranno essere gli sviluppi di quello che pare profilarsi come il tormentone dell’estate bianconera. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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