LA JUVE DI THIAGO MOTTA: DA GRUPPO A SQUADRA
In ogni vittoria i protagonisti sono sempre allenatori e giocatori essendo loro quelli che vanno in campo. Ma alla base di ogni successo c’è anche la bravura di chi ha saputo assemblare tutti i vari pezzi del puzzle facendo diventare un gruppo di lavoro una squadra. Gruppo e squadra: spesso si tende a fare confusione tra questi due termini, mentre è di fondamentale importanza avere ben chiare quelle che sono le differenze tra un gruppo e una squadra. Un gruppo è un insieme di individui che fa cose insieme, a differenza di una squadra che si caratterizza per essere sì un gruppo ma con obiettivi chiari così come con ruoli stabiliti, accettati e sviluppati. L’idea di squadra si fonda sullo stabilire i ruoli, i compiti correlati a tali ruoli così come i rapporti che devono strutturarsi tra i ruoli stessi. Non esiste vittoria che possa nascere solo dal basso, cioè dal campo, senza il coordinamento, il supporto e l’aiuto di chi si trova ai vertici della piramide. Da questo punto di vista una squadra è un po’ come l’emanazione di un’azienda complessa, strutturata, organizzata. Ecco perché la Juve di Motta se vorrà avere chance di vittoria dovrà diventare una sorta di monolite, dove ogni fattore, ogni elemento, ogni anello della catena dovrà muoversi ed operare rispettando il proprio ruolo e solo per il fine ultimo: l’interesse del club, l’amore per la maglia e il rispetto per la gloriosa storia della Vecchia Signora. A differenza di ogni altra professione nello sport non basta far bene le cose, ma bisogna farle meglio degli altri. Ecco perché la storia ci ha insegnato che ogni squadra vincente, in ogni sport, si è sempre fondata su meccanismi perfetti, e non solo sugli schemi piuttosto che sulle giocate degli interpreti sul campo di gioco. A tal proposito mi ha fatto un gran piacere apprendere che nella giornata di ieri alla Continassa si è presentata l’intera dirigenza bianconera, con in testa John Elkann (il proprietario del club) che insieme al presidente Gianluca Ferrero, l'amministratore delegato Maurizio Scanavino e ovviamente il Football Director Cristiano Giuntoli ha voluto incontrare personalmente il nuovo condottiero bianconero: Thiago Motta. Solo il tempo ci dirà se la squadra che proprio in questi giorni sta nascendo riuscirà a scrivere pagine importanti della storia della Juventus ma i primi movimenti paiono andare nella direzione giusta vale a dire quella di modellare e costruire quella mentalità tipica delle grandi Juventus del passato che dovrà rappresentare la base indispensabile per poter rivivere gli straordinari cicli vincenti bianconeri.



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