IL GIOCATORE PIU’ “SPUMEGGIANTE” DELLA SERA? CHARDONNET DEL BREST “OH, COME MI SONO DIVERTITO (cit. ENRICO MONTESANO) JUVENTUS -- BREST 2 a 2
Di Marco Edoardo Sanfelici
DI GREGORIO S.V. Gioca un tempo, il primo, per sorseggiare un aperitivo e fare la foto ufficiale. (PERIN 5,5 Incerto sul secondo goal del Brest, preso sul suo palo dopo un coricamento sull’erba che ricorda i soggetti di Monet. Sulla prima rete non può farci nulla)
SAVONA 5,5 Dopo un paio di minuti si fa infilare come un tordo e continua sulla falsa riga per tutto il resto dell’incontro. Si limita al compitino, se no sarebbero guai (DANILO 6,5 Le belle speranze contano, ma se occorre alzare il livello, servono quelli “buoni” anche se di età avanzata. Rete di testa e personalità. Avanti così, capitano)
GATTI 5 Piedi che sono un invito a cambiare canale, ma imperterrito si ostina a costruire gioco, il più delle volte lanciando lassù dove osano le aquile, se ci fossero. Di Fagioli non si accorge nemmeno negli spogliatoi. (BREMER 5,5 Coriaceo come sempre, ma sul pareggio si fa trovare troppo alto e fuori posizione)
CABAL 6,5 Tenace e concreto. Sbaglia per qualità non eccelsa, ma reagisce e combatte facendo vedere che non difetta di iniziativa. Partecipa molto bene alle azioni di uscita palla al piede dalla difesa. Lo vedremo spesso.
CAMBIASO 6 Il telecronista di SKY lo chiama “Cambiasso”, tradendo la sua evidente provenienza. Tanto lavoro oscuro e tanta lotta. A volte farraginoso, a volte più “pulito”. Nello schieramento a 4 di inizio partita, Cambiaso appare quello più “naturalmente” inserito. (ROUHI S.V. Appena entrato, l’arbitro fischia la fine. Ma che fatica per capire le sostituzioni: chi fa le scritte a SKY è in ferie)
FAGIOLI 6 Il mister decide che sia lui il regista davanti alla difesa, ma i difensori non lo sanno. Non si spiega altrimenti la quasi nullità di passaggi al Fagiolino. E sì che quando ha la palla tra i piedi manda messaggi inequivocabili, come quando, in mezzo alle gambe avversarie, in uno spazio pari al diametro del pallone mette Weah in area nella corsa. Se si parte dal basso, la prima palla deve andare a Fagioli, frase da scrivere sulla porta dello spogliatoio. (DOUGLAS LUIZ 6,5 Primo pallone in area, controllo di sinistro, palleggio al destro e bordata che il portiere bretone devia oltre la traversa. Biglietto pagato legittimamente. Sul corner battuto da lui, esattamente il contrario di quelli che una volta batteva Pirlo, Danilo porta in vantaggio la Juve. Per stasera può bastare)
THURAM 5 Della serie: alla ricerca del motivo per cui suo padre dice che è capitato nella squadra più importante del mondo. Ovviamente per rispondere c’è tutta la stagione a disposizione, ma suggerirei di aguzzare il pensiero. Se no, la panchina è un luogo che induce al ragionamento. Come giudico la prestazione? Con un’espressione idiomatica: un pesce fuor d’acqua. (SEKULOV S.V. Riesce a ritagliarsi un passaggio a Vlahovic senza calibrare la forza e che a momenti non innesca il contropiede avversario. Si vede che da Lazio – Juventus di fine campionato ad oggi, la crescita somiglia all’ideale pentastellato: la decrescita felice.
WEAH 6 La sosta vacanziera lo ha rigenerato. Premiato dallo schema a cambiare il campo, come dicono quelli che se ne intendono, la sua prestazione dà un minimo di vitalità ad uno dei primi tempi più brutti della storia del calcio, dalla fondazione dello Sheffield United. Nel secondo tempo si fa vedere spesso a dettare il passaggio in profondità. Se cura la spietatezza che serve per concludere gli inviti in area, può diventare un’arma micidiale.
LOCATELLI 6,5 Per me il migliore in campo, nel mio personalissimo “cartellino” (cit. Rino Tommasi). Il mister lancia in aria la monetina: se viene “testa” Fagioli fa il trequartista, se viene “croce” lo fa Locatelli. E’ venuta “croce” e si è aperta una strada che verrà percorsa in lungo e in largo per tante partite. Vedere giocare Locatelli 50 metri più avanti è il tratto distintivo del cambiamento tra la Juve di prima e la Juve di adesso. Constatazione, eh. Che nessuno si metta a dire e scrivere le solite minchiate. Capito?
MBANGULA 5 Anche meno. Povero ragazzo, vittima della fregola giacobina sul valore della gioventù. Va bene, ci chiamiamo “gioventù” in lingua latina, ma ogni frutto a suo tempo. Dispiace, ma la palla tornerà a vederla in Next Gen. (YILDIZ 6 Ha il merito di mettere in mezzo il pallone per Locatelli, che subisce il fallo punito col penalty da Abisso. Sul resto stendo un velo pietoso, altrimenti abbasso il voto, ma non ne ho voglia)
VLAHOVIC 6 Gioca, non per colpa sua, un tempo solo in 90 minuti. Unica palla nella prima frazione, un colpo di testa ad incrociare sul secondo palo. Ripresa più polposa. Si riscatta dal dischetto, dopo il palo di Norimberga e pareggia la rete del vantaggio esterno. Si giova dell’apporto in percussione di Weah e della saggezza avanzata di Locatelli. E Thiago Motta prende appunti.
THIAGO MOTTA 6,5 Gli darei anche mezzo voto in più, ma me lo riservo alla prima occasione con vittoria. Questo il momento di individuare le novità di gioco e le idee fresche di cervello. Ebbene, sottolineo due aspetti che mi pare siano emersi. 1° La squadra sta imparando a uscire dalla fase difensiva con un palleggio più qualitativo e veloce. Non è nemmeno il caso di ricordare che arrivare alla metà campo con possesso palla e guardando la porta avversaria, è il primo teorema del calcio attuale. 2° Individuare finalmente la posizione esatta dove far giocare Locatelli può portare alla squadra un valore aggiunto enorme, sia in fatto di qualità di rifinitura che in quantità di conclusioni da fuori. Difetto da correggere: la fatale spinta in avanti tratta dal gioco a salire, può creare talune situazioni di sbilanciamento pericolose. Il pareggio del Brest nasce da una di queste situazioni. Consiglio da “uomo della strada”: Thiago Motta deve avere sempre presente il 3 a 3 di fine stagione, per non incappare nel narcisismo e nella superficialità. Alla Juve, da vincere a pareggiare, c’è di mezzo l’oceano. Bravo, mister, comunque, qualcosa si intravede.
P.S. Ciao Bruno, Falco d’la Venerìa. I tuoi ragazzi ti hanno onorato col lutto al braccio, come si conviene a un grande che ha scritto pagine epiche. Ora torni a giocare per e con Omar, John e Boni e chissà come si divertono gli angeli!
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