L’ANALISI – SAMUEL MBANGULA: UN GIOIELLINO PESCATO DALLO SCRIGNO BIANCONERO
Di Stefano Dentice
Un gol, un assist e un rigore
procurato in due partite. Avvio di stagione pirotecnico quello di Samuel Mbangula, esterno alto belga, classe 2004, che Thiago Motta ha deciso di
gettare nella mischia fin dall’esordio casalingo contro il Como, già dal primo minuto. Secondo alcuni sedicenti tifosi juventini, l’ex
allenatore del Bologna aveva fatto una scelta troppo azzardata, addirittura
folle, accusando appunto il tecnico italo-brasiliano di aver dato di matto. Ma ormai
è una sorta di “déjà vu”: tanti sostenitori bianconeri c’entrano con il calcio
e con la tattica come il sale nel caffè. Non contento di averlo schierato con i
Lariani, Motta lo ha lanciato titolare anche contro
il Verona. In entrambi i casi, il nuovo mister della Juventus
ci ha visto giusto: gol di ottima fattura per l’enfant prodige belga al suo
debutto assoluto, assist e penalty procurato nella sfida del “Bentegodi”
che la Juve ha vinto 3-0 come il primo match di Serie A. Mbangula,
nel 4-2-3-1 camuffato di «mottiana» visione, è un esterno offensivo di piede
destro che predilige partire largo a sinistra per poi convergere verso il
centro o, in alternativa, punta dritto sulla fascia per regalare assist
prelibati ai suoi compagni. Grazie al coraggio e ai sani principi meritocratici
su cui Thiago Motta crede fermamente,
Samuel Mbangula sta già dimostrando di essere all’altezza della situazione.
Quando la squadra costruisce dal basso e lo innesca, lui diventa
pericolosissimo nell’uno contro uno grazie a una notevole tecnica in velocità
che gli permette di saltare il suo diretto avversario con dribbling sempre
efficaci. Ma il numero 51 bianconero risulta assai prezioso anche nelle
transizioni positive con i suoi strappi lungo la corsia mancina, coast to coast
attraverso cui sbriglia i suoi «cavalli» per seminare il panico nelle difese
avversarie. Mentre in fase di non possesso è sempre pronto e disponibile ad
abbassarsi, spesso anche in posizione di mezz’ala sinistra nel 4-3-3, per dare
manforte al centrocampo e per intasare il più possibile le linee di passaggio. Insomma,
un puro talento dalla spiccata personalità sul quale scommettere non solo per
il futuro, ma già dal presente, come Thiago Motta sta facendo con acume e
lungimiranza. Una nuova stella, in casa Juventus, brilla già. Sì, di luce
propria.



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