L’ANNO ZERO DELLA JUVENTUS. QUALCOSA IN PIU’ PER THIAGO MOTTA

 



Di Filippo Vagli 

Sono bastate due conferenze stampa per intendere sia la filosofia di Thiago Motta che il suo stile comunicativo. “Qui e ora”, la parola d’ordine del nuovo tecnico bianconero. “Parliamo del Como” aveva detto alla sua prima conferenza stampa precampionato, “Parliamo del Verona” il copia incolla declinato nella conferenza di ieri. È evidente che alla Continassa non ci sarà trippa per gatti riguardo i giornalisti a caccia di titoli mirabolanti. Motta è sì alla sua prima esperienza sulla panchina di una big ma è uomo non solo astuto, intelligente e preparato, ma altresì dotato di una straordinaria capacità di sintesi con cui riesce a deviare le domande più insidiose spegnendo sul nascere eventuali tentativi destabilizzanti. Avendo vissuto (da giocatore) in club importanti sa perfettamente quali e quante sono le pressioni così come sa fiutare la presenza di possibili “nemici” annidati dietro ogni angolo. “I tre punti” è stata la risposta a chi gli chiedeva cosa avesse lasciato la vittoria contro il Como. Proprio ciò che volevano sentire i tifosi, soprattutto quelli di Bonipertiana memoria. John Elkann ha parlato di anno zero per la Juventus ma per Thiago potrebbe essere qualcosa di più. Successi importanti alla guida di Madama potrebbero infatti issarlo nell’olimpo dei più grandi allenatori al mondo. Il nuovo Pep Guardiola. Allo scoccare della mezzanotte del 30 agosto sarà ufficializzata la Juventus della stagione 2024/2025. Una Vecchia Signora totalmente rinnovata con Di Gregorio, Douglas Luiz, Thuram, Adzic, Cabal, Kalulu, Nico Gonzalez, Francisco Conceicao arrivati sotto la Mole e contestualmente Kaio Jorge, Barrenechea, Iling Junior, Felix Correia, Kean, Huijsen, Soulé,  Frabotta, Aké, Sekulov, Rugani, Nicolussi-Caviglia e Miretti usciti verso altro lidi. A memoria d’uomo non si ricorda una movimento così consistente di giocatori tra entrate ed uscite in un’unica sessione di mercato. A maggior ragione quando scarseggia la pecunia ed è necessario arrangiarsi attraverso operazioni di autofinanziamento. Se Giuntoli riuscirà a piazzare anche la zampata Koopmeiners così come a liberarsi degli ultimi “esuberi”, risparmiando sui loro ingaggi, sarà riuscito nell’impresa di regalare a Thiago Motta una rosa decisamente più qualitativa rispetto a quella di cui disponeva Max Allegri nella passata stagione. Un roster grazie al quale il tecnico italo brasiliano dovrebbe disporre di tutte le condizioni necessarie per vestire i panni di prima antagonista della scudettata Inter.  



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