GIOCHIAMO D’ANTICIPO JUVENTUS NAPOLI

 

Di Filippo Vagli

Sabato a Torino si presenterà Antonio Conte con il suo Napoli. Pur giocando in casa per i bianconeri le fatiche di Coppa potrebbe pesare così come il tecnico salentino vorrà fare bella figura nella città in cui ha vinto e rivinto sia da giocatore e allenatore. Attenzione quindi ad interpretare la gara con il giusto atteggiamento. Pare che Conte stia valutando un cambio modulo con il possibile passaggio al 4-3-3 ma con ogni probabilità il tecnico leccese a Torino darà continuità al 3-4-2-1 messo in campo finora rinviando la possibile variante tattica, con McTominay, Gilmour e Neres che dovrebbero partire  dalla panchina. L’attuale modulo prevede un portiere classico come Meret, un difensore centrale forte sia in marcatura che in impostazione come Buongiorno e ai suoi lati due braccetti, uno più difensivo (Rahmani) e l’altro più offensivo (Di Lorenzo). Due esterni a tutta fascia come Mazzocchi e Spinazzola e due interni di centrocampo ben assortiti come Lobotka e Anguissa. Il primo, classico metronomo della mediana e il ventottenne camerunense più cursore dello slovacco essendo dotato di grande corsa, fisicità e dinamicità, al quale Conte chiede anche inserimenti nell’area di rigore avversaria. In prima linea un punto di riferimento centrale, quel Romelu Lukaku a cui il tecnico leccese chiede il classico lavoro di centro boa: tenere palla e dialogare con le due sottopunte (Kvaratskhelia e  Politano) che Conte gli mette vicino e non larghe sugli esterni così da poter essere più efficace negli scambi ravvicinati. Giocatori questo ultimi a cui vie lasciata una certa libertà, sia riguardo al movimento negli spazi che nella possibilità di cercare un dribbling in più. Insomma, un 3421 estremante mentalizzato, con una spiccata idea di “gegenpressing” di matrice “kloppiana”, dotato di ampiezza, ritmo, senza troppo spazio delegato all’eccessiva creatività. Primo attacco del campionato con 9 gol (alla pari dell’Inter) ma criticità importanti riguardo la fase difensiva: 9 tiri (di cui tre gol) concessi al Verona nella prima di campionato, 8 tiri concessi al Bologna nella seconda (zero gol subiti), 13 tiri concessi al Parma nella penultima (un gol subito) e ben19 tiri concessi domenica scorsa al Cagliari (zero gol subiti). In pratica una media di oltre 12 tiri concessi a partita agli avversari: un numero troppo elevato di conclusioni subite per una squadra il cui intento dichiarato è quello di assestarsi nelle posizioni di vertice della classifica. Napoli che si è ripreso dopo la partenza shock di Verona ma che nell’ultima uscita, a Cagliari, pur vincendo ampiamente ha avuto come migliore in campo il portiere Meret. Ecco perché con ogni probabilità Conte approccerà la trasferta a Torino con un piano di gara volto a chiudersi e ripartire, con la Juventus che dovrà pertanto prestare particolare attenzione alle transizioni offensive dei partenopei per non prendere pericolose imbucate. Sarà necessaria una Vecchia Signora che affronti la gara con una velocità superiore a quella del Napoli togliendo spazio vitale alle principali fonti di gioco del Napoli: Lobotka in mezzo al campo, la catena di destra composta da Di Lorenzo, Mazzocchi e Politano (settore del campo quest’ultimo) dove transita gran parte del gioco del Napoli e Kvaratskhelia, sia per le sue giocate che per la capacità del georgiano di innescare Lukaku su cui ci si aspetta una marcatura ferrea da parte di Gleison Bremer. In casa bianconera a parte Gatti (in dubbio per un problema alla caviglia) Thiago Motta parrebbe essere intenzionato a confermare l’undici di partenza che martedì ha battuto il PSV Eindhoven. Di Gregorio in porta, Kalulu, Bremer e Cambiaso in difesa con Danilo proto in caso di forfait di Gatti. Centrocampo con il trio composto da Locatelli, McKennie e Koopmeiners che tanto bene ha fatto all’esordio in Champions. Il texano si è rivelato determinante per l'economia della squadra, Locatelli è in uno stato di forma straordinario e Teun Koopmeiners, l’uomo che nelle idee di Giuntoli e Motta è sempre stato la chiave di volta per il nuovo progetto targato Juventus, che si sta già prendendo Madama. E per finire una prima linea con Vlahovic terminale offensivo e Gonzalez e Yildiz favoriti ai suoi lati.