L’ALCHIMISTA MOTTA PER LA TRASMUTAZIONE DI DUSAN VLAHOVIC

 


Di Filippo Vagli 

Tante sorprese in questo inizio di stagione. Il Torino che guarda tutti dalla vetta della classifica, l’Udinese seconda alla pari con il Napoli, l’Empoli alle loro spalle appaiato alla Juve e l’Inter solo al sesto posto con sette punti i meno rispetto alla scorsa stagione. Squadre in assettamento, come è normale che sia ad inizio stagione così come in fase di rodaggio è ancora questa nuova Juventus che viaggia con un punto in meno rispetto a quella dello scorso campionato. Terzo pareggio consecutivo in campionato per 0-0 che senza portare ad alcun isterismo ha messo in mostra sia i punti di forza che gli attuali limiti della squadra di Thiago Motta. Una fase difensiva di prim’ordine (miglior difesa d’Europa considerando i cinque principali campionati continentali) grazie ad un ottimo Di Gregorio, a Nicolò Savona e  Pierre Kalulu piacevolissime sorprese di questo inizio di stagione, a Gatti e Bremer perfetti al centro della difesa e a Manuel Locatelli capace di fornire grande copertura alle retrovie. Non è un caso che il centrocampista ex Sassuolo abbia giocato tutte le partite ufficiali da titolare essendo il vero equilibratore di questa squadra che nel suo undici base presenta tanti giocatori con caratteristiche offensive: Cambiaso, McKennie, Nico Gonzalez, Yildiz, Koopmeiners, Vlahovic. Tutto bene se non che Thiago Motta sta utilizzando Locatelli anche in fase d’impostazione e non essendo Manuel un fine facitore di gioco è possibile che ciò possa essere una della cause della sterilità offensiva della Juventus. Problema, quello della mancanza di pericolosità offensiva, evidenziatosi anche nell'ultima partita contro il Napoli: 65% di possesso e oltre 700 passaggi per arrivare solo una  volta a calciare in porta. Dato che sottolinea in maniera in equivocabile come la costruzione del gioco offensivo della Juventus sia lenta, prevedibile e incapace di innescare attacchi efficaci. Sarà compito di Thiago Motta trovare il prima possibile una soluzione efficacie soprattutto in vista della prossima sfida contro il Genoa, considerando che il Grifone è squadra tatticamente simile all’Empoli e quindi chiusa e con un blocco difensivo basso. Il rimedio potrebbe essere l’inserimento di Dougal Luiz. L’ex Aston Villa, le cui qualità tecniche non possono certamente essere messe in discussione, ha finora pagato l’arrivo dalla Copa America ad agosto inoltrato, carichi di lavoro a cui non era abituato, e con ogni probabilità qualche particolare richiesta tattica da parte del proprio allenatore. Quel che è certo è che Madama non può pensare di tenere seduto in panchina un calciatore che le è costato oltre cinquanta milioni di euro e che possiede quella qualità e quella visione di gioco indispensabile per asciugare le polveri bagnate del settore avanzato bianconero. Douglas deve diventare l’architrave del centrocampo bianconero con la sua qualità di tocco che può rappresentare la miglior medicina per curare i problemi di fluidità e incisività della manovra, soprattutto se messa al servizio di giocatori come Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz e soprattutto Dusan Vlahovic, il quale sta vivendo un momento praticamente complicato. A digiuno di gol da un mese il bomber ex viola, soli 6 palloni toccati nei 45 minuti giocati contro il Napoli, quattro passaggi di cui 2 sbagliati e 3 duelli persi sui 3 tentati. È evidente come ci sia qualcosa che non va. Compito di Motta è quello di trovare la soluzione per farlo rendere al massimo delle sue potenzialità. I grandi allenatori sono quelli che riescono a tirare fuori il meglio dai propri giocatori. Dusan oltre ad essere un asset tra i più importanti della Juventus è potenzialmente un grande numero nove a cui servono però maggiori rifornimenti, più verticalizzazioni, così come un maggior numero di cross dalle fasce. È evidente che anche Vlahovic dovrà crescere: tecnicamente ma in primis a livello mentale, trovano maggior serenità ed evitando di lasciarsi condizionare da eventuali errori a gara in corso. Palla quindi all’alchimista Motta per trovare la miglior ricetta possibile fra esigenze della squadra e bisogni del centravanti serbo. Ad iniziare dal match di Marassi contro il Genoa che andrà in scena sabato 28 settembre alle ore 18,00. 


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