L’ALCHIMISTA MOTTA PER LA TRASMUTAZIONE DI DUSAN VLAHOVIC
Tante sorprese
in questo inizio di stagione. Il Torino che guarda tutti dalla vetta della
classifica, l’Udinese seconda alla pari con il Napoli, l’Empoli alle loro
spalle appaiato alla Juve e l’Inter solo al sesto posto con sette punti i meno
rispetto alla scorsa stagione. Squadre in assettamento, come è normale che sia
ad inizio stagione così come in fase di rodaggio è ancora questa nuova Juventus
che viaggia con un punto in meno rispetto a quella dello scorso campionato. Terzo
pareggio consecutivo in campionato per 0-0 che senza portare ad alcun isterismo
ha messo in mostra sia i punti di forza che gli attuali limiti della squadra di
Thiago Motta. Una fase difensiva di prim’ordine (miglior difesa d’Europa considerando
i cinque principali campionati continentali) grazie ad un ottimo Di Gregorio, a
Nicolò Savona e Pierre Kalulu piacevolissime
sorprese di questo inizio di stagione, a Gatti e Bremer perfetti al centro
della difesa e a Manuel Locatelli capace di fornire grande copertura alle
retrovie. Non è un caso che il centrocampista ex Sassuolo abbia giocato tutte
le partite ufficiali da titolare essendo il vero equilibratore di questa
squadra che nel suo undici base presenta tanti giocatori con caratteristiche
offensive: Cambiaso, McKennie, Nico Gonzalez, Yildiz, Koopmeiners, Vlahovic.
Tutto bene se non che Thiago Motta sta utilizzando Locatelli anche in fase
d’impostazione e non essendo Manuel un fine facitore di gioco è possibile che
ciò possa essere una della cause della sterilità offensiva della Juventus.
Problema, quello della mancanza di pericolosità offensiva, evidenziatosi anche
nell'ultima partita contro il Napoli: 65% di possesso e oltre 700 passaggi per
arrivare solo una volta a calciare in
porta. Dato che sottolinea in maniera in equivocabile come la costruzione del
gioco offensivo della Juventus sia lenta, prevedibile e incapace di innescare
attacchi efficaci. Sarà compito di Thiago Motta trovare il prima possibile una
soluzione efficacie soprattutto in vista della prossima sfida contro il Genoa, considerando
che il Grifone è squadra tatticamente simile all’Empoli e quindi chiusa e con
un blocco difensivo basso. Il rimedio potrebbe essere l’inserimento di Dougal
Luiz. L’ex Aston Villa, le cui qualità tecniche non possono certamente essere
messe in discussione, ha finora pagato l’arrivo dalla Copa America ad agosto
inoltrato, carichi di lavoro a cui non era abituato, e con ogni probabilità
qualche particolare richiesta tattica da parte del proprio allenatore. Quel che
è certo è che Madama non può pensare di tenere seduto in panchina un calciatore
che le è costato oltre cinquanta milioni di euro e che possiede quella qualità
e quella visione di gioco indispensabile per asciugare le polveri bagnate del
settore avanzato bianconero. Douglas deve diventare l’architrave del
centrocampo bianconero con la sua qualità di tocco che può rappresentare la miglior
medicina per curare i problemi di fluidità e incisività della manovra,
soprattutto se messa al servizio di giocatori come Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz
e soprattutto Dusan Vlahovic, il quale sta vivendo un momento praticamente complicato.
A digiuno di gol da un mese il bomber ex viola, soli 6 palloni toccati nei 45
minuti giocati contro il Napoli, quattro passaggi di cui 2 sbagliati e 3 duelli
persi sui 3 tentati. È evidente come ci sia qualcosa che non va. Compito di Motta
è quello di trovare la soluzione per farlo rendere al massimo delle sue
potenzialità. I grandi allenatori sono quelli che riescono a tirare fuori il
meglio dai propri giocatori. Dusan oltre ad essere un asset tra i più
importanti della Juventus è potenzialmente un grande numero nove a cui servono però
maggiori rifornimenti, più verticalizzazioni, così come un maggior numero di
cross dalle fasce. È evidente che anche Vlahovic dovrà crescere: tecnicamente
ma in primis a livello mentale, trovano maggior serenità ed evitando di
lasciarsi condizionare da eventuali errori a gara in corso. Palla quindi
all’alchimista Motta per trovare la miglior ricetta possibile fra esigenze
della squadra e bisogni del centravanti serbo. Ad iniziare dal match di Marassi
contro il Genoa che andrà in scena sabato 28 settembre alle ore 18,00.



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