DUSAN vs LAUTARO. SFIDA NELLA SFIDA DEL DERBY D'ITALIA
Di Filippo Vagli
Ore 18,00, stadio Giuseppe Meazza, San Siro, la Scala del calcio. Il derby d'Italia per inseguire il Napoli che sta scappando. Conferenze stampa dei due tecnici all'insegna dell'elogio dell'avversario.
Inzaghi ha parlato dei grandi investimenti fatti dalla Juventus. Il suo collega Motta ha apertamente detto che i fatti dicono come Inter e Napoli siano le due squadre scudetto. L’Inter è la squadra più esperta della A che proprio in questa stagione ha sorpassato la Juve per costi degli degli stipendi. Madama è invece la più giovane dopo il Parma con i bianconeri che hanno appena inaugurato un nuovo corso tecnico, non finalizzato alla vittoria istantanea quanto all’apertura di un ciclo di successi. Con i giovani (giocatori e allenatori) serve pazienza. Va concesso loro tempo dal momento che ogni tipo di apprendimento genera incertezza. Che partita sarà quella di oggi pomeriggio? La Juve si troverà davanti un Inter meno solida delle ultime annate: nove le reti incassate finora in campionato. Classico 3-5-2 per Simone Inzaghi con posizionamento medio, orientato alla posizione della palla e alla chiusura delle zone centrali del terreno di gioco. Il gioco dei potrebbe però risentire dell’assenza del fulcro del loro gioco: Calhanoglu. Più di una soluzione a disposizione del tecnico ex Lazio per la sostituzione del turco. La più conservativa porta il nome di Kristjan Asllani, l’albanese che per per ruolo e caratteristiche è i vice regista della squadra. Soluzioni più aleatorie quelle rappresentate da Piotr Zielinski e Nicolò Barella. Entrambi mezzali di ruolo. Il polacco è una mezzala di possesso mentre il nazionale azzurro è un centrocampista box-to-box ma che ha già dimostrato di poter essere schierato davanti ala difesa grazie alle indubbie capacità tecniche che lo rendono utile anche in fase di costruzione. La Juventus dovrà riuscire a non essere sopraffatta dal palleggio interista, così come è invece accaduto in Champions contro lo Stoccarda, con la squadra tedesca che ha dominato in lungo e in largo riguardo al possesso di palla. Infine sfida incrociata tra due tra i migliori bomber della serie A italiana. Lautaro Martinez da una parte, con il “toro” che in campionato a San Siro non segna da 8 mesi: l’ultimo gol il 28 febbraio scorso contro l’Atalanta. Dall’altra Dusan Vlahovic, stretto nella morsa tra il rinnovo contrattuale e le sirene inglesi dell’Arsenal. Nove serbo che non non ha mai segnato a Milano pur avendoci giocato sette partite tra Fiorentina e Juve, ma soprattutto con il nitido ricordo nella memoria a lungo termine dell’erroraccio commesso proprio contro l’Inter nello scorso febbraio. Buona partita a tutti.



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