IL COMMENTO – JUVENTUS – STOCCARDA 0-1: ESSERE BATTIBILI DIVENTA PURTROPPO REALTÀ
Di Stefano Dentice
Troppo bello restare imbattuti per dieci partite consecutive fra Serie A e Champions. Ma è lo Stoccarda, proprio
nell’Europa che conta, a far perdere l’imbattibilità alla Juventus di Thiago Motta nell’undicesimo match ufficiale: 0-1, all’Allianz
Stadium di Torino, dopo il triplice fischio. La Juve della prima
parte di gara fatica enormemente nel palleggio: troppi retropassaggi e un
numero spropositato di passaggi orizzontali, del tutto inutili, che rendono la
manovra soporifera, con i bianconeri incapaci di avviare la costruzione dal
basso in modo fluido. I tedeschi, invece, dominano in lungo e in largo sfruttando
brillantemente l’ampiezza, provano a innescare sempre l’uomo fra le linee,
giocano su ritmi elevati e creano diversi grattacapi a Danilo e compagni.
In fase di non possesso i teutonici effettuano un pressing indiavolato
soprattutto per mezz’ora abbondante, rischiando praticamente nulla. Primo tempo
ai limiti dell’imbarazzante per la Juventus. Nella ripresa il copione non
cambia più di tanto. La formazione guidata da Sebastian Hoeneß, specie
nei quindici minuti iniziali, continua a macinare campo e a incendiare i guanti
di Mattia Perin, che oltre a usare un linguaggio forbito dimostra di
essere ancora un portiere davvero «in gamba». La Vecchia Signora cresce leggermente,
anche per merito del subentrato Weah, ma non riesce mai a produrre un’occasione da
gol chiara, degna di tale definizione. Poi, come se non bastasse, Madama rimane in dieci a causa dell’espulsione di Danilo, subisce il rigore
provocato dal brasiliano che Perin neutralizza e capitola al novantaduesimo,
colpita a sangue freddo da El
Bilal Touré. Il classe 2001 in
prestito dall’Atalanta è artefice della prima sconfitta stagionale,
a dire il vero meritata, subita dall’undici guidato da Motta. “Gli Svevi” superiori in tutto e per tutto: sul piano del gioco e sotto
l’aspetto fisico, atletico e mentale. Certo, era lecito attendersi molto di più
contro una squadra come lo Stoccarda, decima forza della Bundesliga. Ma proprio alla luce di questa prestazione, seppur agevolata da una
prova di infimo livello offerta dalla Juve, sembra quasi metafisico come “I
Rossi” possano trovarsi al decimo posto in classifica. Questo ko brucia, fa
male. Ma in vista del big match di San Siro con l’Inter,
in programma domenica prossima, urge leccarsi le ferite, rialzare prontamente
la testa e affrontare la squadra di Simone Inzaghi con la bava alla
bocca. Non da zebra, ma da tigre!



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