L’ANALISI – PIERRE KALULU: DA “SCARTO” DEL MILAN A BALUARDO DELLA JUVENTUS
Di Stefano Dentice
Accolto a Torino fra lo scetticismo di tanti tifosi juventini e molti addetti ai lavori di fede bianconera, Pierre Kalulu si sta riscattando a suon di eccellenti prestazioni diventando sempre più una pedina imprescindibile per lo scacchiere tattico di Thiago Motta, che lo ha fortemente voluto alle sue dipendenze. Il difensore francese classe 2000, infatti, si sta guadagnando la stima e la fiducia di tutto l’ambiente Juventus sul rettangolo verde. Dalla struttura fisica importante, il calciatore transalpino è una preziosissima risorsa anche tatticamente. Grazie alla sua duttilità è in grado di ricoprire il ruolo di braccetto di destra o sinistra nel 3-2-4-1 di Motta in fase di costruzione e sviluppo, così come è capace di giocare da esterno basso a destra, sul centrodestra o centrosinistra in uno schieramento a 4. Il numero 15 della Juve spicca per velocità, esplosività, atletismo e personalità. Quando possibile spinge palla a grandi falcate per creare superiorità numerica a centrocampo, di fatto offrendo maggiori soluzioni in costruzione e sviluppo della manovra. Mentre quando si apre a destra, alzandosi parecchio, diventa pericoloso sulla fascia con i suoi coast to coast. Reattivo e applicato nell’arco dei novanta minuti, Pierre Kalulu è abilissimo nella marcatura preventiva, nell’uscita forte sul diretto avversario che gli consente spesso di trovare l’anticipo, rompendo la linea, e nel coprire 40-50 metri di profondità alle spalle in situazioni di campo aperto. Inoltre brilla per puntualità nelle diagonali, con cui toglie le castagne dal fuoco in diverse circostanze. Ad essere zelanti, nonostante una buona tecnica individuale, Kalulu non ha nelle sue corde la visione di gioco tipica del regista difensivo; quindi non è indispensabile nella costruzione dal basso. Però, malgrado questo punto debole, sopperisce ampiamente con tutte le sue caratteristiche di assoluto valore. Oggi, se la Vecchia Signora è ancora imbattuta in Serie A con zero gol subiti, lo deve anche al suo nuovo baluardo. In questo momento, osservando la continuità di rendimento, Kalulu sta dimostrando di essere il rinforzo più azzeccato e determinante arrivato dal mercato pirotecnico implementato da Cristiano Giuntoli. Difficilmente prevedibile all’inizio di stagione, ma è il manto erboso che sta dando ragione al dirigente ex Napoli e soprattutto all’ex difensore del Milan, praticamente scaricato dai rossoneri come fosse un esubero qualunque. A tal proposito, un consiglio spassionato per i «tatticologi» illuminati, juventini e non, che lo hanno subito etichettato come un «pacco», un «bidone»: dedicatevi anima e corpo al calciobalilla. Non sarà mai troppo tardi!



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