L'EDITORIALE - BEN VENGA LA GIOVENTU’ MA URGE TAPPARE LE FALLE A BORDO
Di Filippo Vagli
A Thiago Motta piacciono i giocatori giovani, talentuosi, sfrontati, a patto che mettano le loro qualità a favore del collettivo. Esattamente ciò che sono e che stanno facendo Kenan Yildiz e Francisco Conceicao. Entrambi decisivi a San Siro e due di quei giocatori che a guardarli giocare fanno riscoprire sensazioni del calcio che fu, quelle che ormai si stanno perdendo in un football sempre più tattico e fisico. A partire dal dribbling, fondamentale a cui Thiago lascia molta libertà ai propri giocatori: dodici quelli riusciti finora a Yildiz (undicesimo in Serie A) e sei quelli tentati da Conceicao a San Siro. Classe 2005 il turco, ventun anni per il portoghese. Yildiz si sta dimostrando capace di sostenere il peso della “dieci” sulle spalle e in due mesi è diventato il più giovane a segnare più di un gol nel Derby d’Italia così come il più giovane marcatore della Juve in Champions con le super sfide che paiono attivarlo in particolar modo. Roba da predestinati. Per il CT della Turchia Vincenzo Montella Kenan può essere devastante ma deve imparare a segnare i gol sporchi credendo di più nelle ribattute e nei palloni vaganti con la principale area di miglioramento individuata nell’essere più performante nell’attaccare la porta ed essere così come ad essere più decisivo negli ultimi venti metri. Dibattitto aperto riguardo il suo ruolo: esterno d’attacco, seconda punta, trequartista dietro il centravanti. Per Montella l’esterno a sinistra (come in nazionale) è per ora il ruolo che più gli si addice dal momento che partendo da quella porzione di campo ed accentrandosi sa essere devastante. Il piccolo portoghese ha invece conquistato la fiducia di tutto l’ambiente bianconero grazie sia alle capacità di far saltare schemi e tattiche con le giocate nell’uno contro uno che per serietà e abnegazione e nel lavoro quotidiano. Un “sette” vecchio stampo, con l’arte del dribbling nel sangue: primo tra i bianconeri in questa specialità, secondo in serie A e quinto assoluto in Champions League. Non solo serpentine ubriacanti e scatti ma anche resistenza e spirito di sacrificio per Francisco terzo per chilometri percorsi nella gara di domenica con l’Inter. La Vecchia Signora ha già deciso per il suo riscatto e il portoghese tascabile verrà confermato versando la clausola di trenta milioni per il suo acquisto a titolo definitivo. Due straordinarie risorse anche per Dusan Vlahovic il quale potrà sempre più beneficiare dell’estro e della qualità di questi due giovani virgulti bianconeri. Nove serbo attualmente costretto agli straordinari causa mancanza di alternative: 22 volte nelle ultime 23 gare schierato titolare. Vedremo se verrà fatto rifiatare domani sera contro il Parma di Fabio Pecchia anche se contro gli emiliani le maggiori preoccupazioni sono rivolte al settore arretrato. Quel muro difensivo che dopo il ko di Bremer non esiste più. Retroguardia che con Gleison in campo aveva subito un solo gol in sette fare disputate mentre senza il brasiliano ne ha incassati otto in partite. Non solo: cinque rigori contro, tutti sacrosanti a testimonianza di come manchi sia concentrazione che un Danilo in condizioni accettabili. Il mercato di gennaio aiuterà da questo punto di vista ma nell’immediato serve un Federico Gatti in campo, con l’ex Frosinone atteso titolare con il Parma dei pericolosi Bernabè, Man, Mahaila e Ange-Yoan Bonny.



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