L’ANALISI – FRANCISCO CONCEIÇÃO: MIELE PER I COMPAGNI, CIANURO PER GLI AVVERSARI



Di Stefano Dentice

Velenoso. Estroso. Determinante. Tascabile. Francisco Conceição, soprattutto in questa fase della stagione, si sta rivelando davvero l’arma in più per la Juventus targata Thiago Motta. 6 le sue presenze in Serie A, arricchite da 1 gol e 2 assist. 3 le apparizioni in Champions, impreziosite da 1 gol e 2 assist. Ma questi numeri, seppur importanti, non sono sufficienti per descrivere il fulgido talento dell’esterno alto portoghese giunto in estate, alla Juve, con la formula del prestito oneroso. Complice anche l’infortunio di Nico González, il classe 2002 lusitano sta diventando ormai proprietario della fascia destra nel 4-2-3-1 ibrido di Motta, 3-2-4-1 in fase di possesso e 4-3-3 o 4-1-4-1 in fase di non possesso. Ciò che stupisce sempre più di lui è la disarmante facilità con cui riesce a saltare il diretto marcatore: dribbling ubriacanti, repentini cambi di marcia, improvvisi “stop and go” e fulminei cambi di direzione sono il suo pane quotidiano. Zucchero filato per i compagni di squadra, arsenico per gli avversari. Con il suo mancino, purissimo, di qualità eccelsa, fa un po’ quel che gli pare: regala assist prelibati agli attaccanti e manda ai matti i difensori delle squadre avversarie con giocate di pregevole fattura. Infatti, anche nei momenti in cui si fa grande difficoltà a sviluppare la manovra, non è un caso che i suoi compagni lo cerchino con insistenza, perché sanno che è in grado di estrarre il coniglio dal cilindro in qualsiasi istante. Ma lui non è solo questo, poiché il numero 7 della Vecchia Signora dimostra applicazione, dedizione e spirito d’abnegazione anche in fase difensiva, abbassandosi spesso sulla linea della retroguardia per dar manforte all’intero pacchetto arretrato. Certo, non da terzinaccio della prima ora, ma da calciatore anche diligente e predisposto al sacrificio che, giustamente, l’ex allenatore del Bologna gli chiede per mantenere l’equilibrio nelle due fasi di gioco. Oggi, insieme a Fagioli e Yıldız, è il giocatore con il tasso tecnico più elevato di tutto l’organico a disposizione del mister italo-brasiliano. Una risorsa preziosissima, da custodire gelosamente, sperando che il suo rendimento migliori sempre più per il bene di Thiago Motta e dei suoi compagni, così come per la gioia del popolo bianconero che, a ogni suo tocco di palla, va in brodo di giuggiole come se non esistesse un domani.


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