MOTTA: "HO BUONE SENSAZIONI PER IL DERBY. NON SONO DI PASSAGGIO, VOGLIO RIMANERE TANTI ANNI"

 


Thiago Motta ha presentato alla stampa il derby della Mole che andrò in scena domani sera. Di seguito le sue principali dichiarazioni ripartite per argomento trattato. 


CHE DERBY SARA'

Ho buone sanazioni perché vedo la squadra bene. Con l’atteggiamento giusto in allenamento, per prepararsi a questa partita con un’atmosfera speciale. Domani dobbiamo andare al massimo per questa partita.

La città vive questo derby in un modo molto intenso, però lo viviamo anche noi. Sono partite belle da giocare, esiste questa atmosfera speciale per cui le due squadre sono consapevoli dell’importanza. Faremo del nostro massimo per portare la partita dalla nostra parte.

Dopo la gara con il Lille la squadra fisicamente sta molto bene. Abbiamo avuto tre giorni di recupero ed è importante perché fa la differenza. La squadra la vedo molto bene, ho fiducia nell’impegno di tutti, dall’inizio e a partita in corso, domani sarà la stessa cosa. Entreremo al 200% in partita, chi inizierà e chi subentrerà per dare un contributo alla squadra.

C'è stata la visita di Bonucci. Non abbiamo parlato del derby ma di tante altre cose, su una prospettiva del suo futuro anche. Ha fatto il corso da allenatore. È stata una conversazione sul calcio e come sono le cose nel lavoro, che può essere un qualcosa di nuovo, diverso rispetto a quanto vissuto da giocatore. Lo conosco da tempo, ci ho giocato insieme in Nazionale, è un privilegio aver ricevuto la visita di un giocatore che è stato importante per la Juventus.


SINGOLI

Douglas Luiz per richiesta mia è venuto con noi a Lille, sia al giocatore sia allo staff medico, per accelerare il rientro in gruppo. Ieri in allenamento non si è sentito ancora al 100% e ho deciso che non lo voglio rischiare. Vedremo se sarà disponibile per le prossime partite o no. 

Nico Gonzalez non sarà disponibile ancora domani. 

Ci vuole più tempo ancora per Milik e Bremer. 

Adzic ha avuto un piccolo problema oggi, da valutare ancora come starà e anche lui non sarà a disposizione domani. 

Gli altri tutti disponibili, con la possibilità di iniziare la partita o aiutare durante la gara.

L'ottimo periodo di Locatelli è merito tutto suo. Ha avuto un momento di difficoltà quando non giocava, non era felice, non era contento. Potrebbe arrivargli anche in futuro, deve reagire con positività. Per questo che è tornato in squadra, ha reagito nel modo giusto. Può fare anche meglio, ha voglia di giocare, ha sana competizione con i suoi compagni in allenamento. Merita di iniziare la partita.

Chi ha più probabilità di giocare tra Vlahovic, Fagioli e Perin? I tre possono giocare così come i tre possono stare in panchina.


FASCIA DA CAPITANO 

Cosa deve avere il capitano della Juve? Tutto. Deve avere tutto. La fascia è un qualcosa di straordinario, vuol dire trasmettere, dare esempio, mettersi in difficoltà. I giocatori fino ad oggi lo han fatto, ho visto che hanno queste caratteristiche per essere da leader nel gruppo e trasmettere quello che vogliamo essere in questo momento. 


PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Da giovane ho giocato in un club chiamato Juventus che vestiva la maglia colore granata. Non potevo immaginarlo ma sono felice e soddisfatto del momento che sto vivendo. Tanto tempo fa ho giocato in una squadra che si chiamava Juventus e aveva la maglia granata. Bei momenti e bei tempi. Ero ancora giovane, grande voglia di giocare e diventare un professionista di calcio. Ha 15/16 anni sono venuto in Europa e ora mi trovo al posto giusto nel momento giusto. Sono molto felice.

Tutti i derby che ho fatto mi sono rimasti nel cuore. Sono sensazioni diverse, speciali. Lo vivi anche tu qualche giorno prima della partita, vuoi sempre vincere. C’è qualcosa in più in queste partite: si deve entrare in campo con la testa giusta, avere equilibrio emotivo ma allo stesso una grande voglia per superare le avversità e festeggiare a fine partita o poter essere soddisfatto di quello che hai fatto in campo e la settimana prima della partita, nel modo in cui ti prepari, da allenatore e da giocatore. È la stessa cosa. Siamo arrivati bene con la preparazione, abbiamo lavorato bene. Ma il passato conta pochissimo, conterà domani quando l’arbitro fischierà. Dovremo essere al massimo contro una squadra che vuole competere, e quando passano i minuti cercare di imporre il nostro gioco ed evitare le ripartenze ad una squadra pericolosa. Siamo preparati, pronti, dobbiamo fare una grande partita per avere il risultato che vogliamo.

Vivo poco, per scelta mia, la città. Però mi sento anche lì un grande privilegiato. Da quando ho iniziato nel calcio ho avuto una fortuna enorme, ossia stare in grandi squadre, vivere in grandi città, città bellissime. Oggi mi sento ancora privilegiato perché sono in una grande società, non posso chiedere nient’altro. Fino ad oggi sono stato molto fortunato.

Quando ho accettato un impegno così non sono di passaggio, voglio rimanere tanti anni. Ma non penso a queste cose. Nel quotidiano provo a fare le cose giuste, senza nessun interesse dietro. Volendo fare il meglio che posso come allenatore. Quando vedo questo nei miei ragazzi significa che siamo nella direzione giusta. 











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