LA JUVENTUS DI THIAGO MOTTA TRA SPERANZE E SFIDE
Di Filippo Vagli
Domenica alle 20,45,
la Juventus di Thiago Motta affronterà un incontro cruciale contro la squadra di
Adriano Galliani e Alessandro Nesta, attualmente in difficoltà e penultima in
classifica. Dopo il convincente 4-0 inflitto al Cagliari in Coppa Italia, il
popolo bianconero aspetta dalla propria squadra una conferma che possa
dissipare i dubbi riguardo una stagione finora caratterizzata da troppi pareggi:
ben dieci finora, di cui quattro nelle ultime quattro partite. Una Juventus che
deve dimostrare di essere guarita dalla “pareggite” e di avere le qualità
necessarie per garantirsi quel posto in Champions League, che non può in alcun modo
essere fallito. Martedì sera con il Cagliari si sono viste cose interessanti come
l’ottima prestazione di Manuel Locatelli schierato al centro della difesa, Weston
McKennie posizionato nel ruolo di terzino sinistro, Kenan Yildiz collocato nella
posizione da vero dieci, il numero che porta sulle spalle, e l’utilizzo di
Koopmeiners in mediana. Esperimenti che, arrivati il 17 di dicembre, e quindi
dopo quattro mesi l’inizio del campionato testimoniano come la squadra sia un vero
e proprio cantiere aperto, con una dicitura “work in progress” in bella vista che
ad essere sinceri un po’ spaventa. A parziale giustificazione il ruolo
significativo che hanno giocato in negativo i tanti, troppo, infortuni che
hanno rallentato la costruzione della squadra producendo un’inevitabile mancanza
di continuità. Oggi, con l’infermeria che si sta finalmente svuotando, mister Motta
ha l’opportunità di mandare in campo una formazione più offensiva e competitiva
con Cristiano Giuntoli che al contempo dovrà muoversi sul mercato per
rinforzare ulteriormente la difesa, dove l’assenza di Bremer si fa sentire. Un
elemento chiave per il rilancio della Juventus potrebbe essere Teun
Koopmeiners. Dopo essere stato schierato in posizione più arretrata, nel cuore
del gioco della squadra, ed aver dimostrato le sue potenzialità balistiche con
una punizione magistrale contro il Cagliari, si auspica che il centrocampista
olandese possa prendersi sempre più in mano la Vecchia Signora. La capacità dell’olandese
di giocare in ogni zona del campo potrebbe rivelarsi determinante anche per liberare
il talento di Yildiz, capace di dialogare efficacemente con un attaccante di
peso come Dušan Vlahović. Inoltre, il recupero di giocatori di grande qualità
quali Nico Gonzalez e Douglas Luiz, può rappresentare un ulteriore step di
crescita per la qualità del gioco bianconero. Douglas nei pochi minuti in cui è
stato impegnato nella gara con il Venezia ha mostrato lampi di grande classe,
così come l’argentino Nico Gonzalez, nello spezzone di gara con il Cagliari ha
già messo in mostra la capacità di poter alzare il livello dell'attacco e la
sua presenza garantirà alla Juventus maggior pericolosa negli ultimi venti
metri di campo. Ruolo da protagonista che si è già ritagliato Francisco Conceição,
il “figlio d’arte” portoghese, grazie a prestazioni di alto livello,
dimostrando di essere un lusso in un calcio in cui la capacità di saltare
l’uomo è più unica che rara. La sua velocità e il suo controllo di palla sono
elementi che “spaccano” le partite, che le trasformano, e la Juventus ha
bisogno di giocatori in grado di fare la differenza. Le prossime sfide contro
Monza e Fiorentina saranno quindi veri e propri banchi di prova per Motta. Non
ci sono più scuse: la rosa è quasi al completo e le opzioni a disposizione del
tecnico italo brasiliano sono notevolmente aumentate. La pressione è alta, come
è normale che sia alla Juventus, e la necessità di vincere e convincere diventa
un imperativo, non solo per la classifica, ma anche per il morale della squadra
e la fiducia dei tifosi. Madama deve affrontare questo momento con la
consapevolezza che la stagione è ancora in divenire. Le difficoltà ci sono, ma
con la giusta mentalità e una rosa finalmente competitiva, non è troppo tardi
per sognare una “vera Juventus”, capace di risalire la china e tornare a
competere ai massimi livelli, sia in campionato che in Europa. La strada è
lunga, ma il potenziale c’è.



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