L'EDITORIALE - LA JUVENTUS E LA RICERCA DELL'EQUILIBRIO: RIFLESSIONI DOPO MONZA-JUVE

 


Di Filippo Vagli


Difficile poter pensare che una Juventus schierata con le "5 stelle" contemporaneamente in campo potesse trovare un equilibrio immediato. Ma dopo i quattro pareggi consecutivi in campionato a Thiago Motta non resta va altro che osare e così ha schierato un undici con Koopmeiners nei due di centrocampo, Nico Gonzalez sottopunta, "Cico" Conceicao a destra, Kenan Yildiz alto a sinistra e Dusan Vlahovic punta centrale. Una prima frazione di gioco nella quale Locatelli e Koopmeiners sono andati in sofferenza a metà campo con il gioco che non riusciva ad essere fluido. Ma d’altra parte il 4-2-3-1 è un sistema di gioco nel quale se gli esterni alti non offrono adeguata copertura in fase di ripiegamento, lascia i due centrocampisti in netta inferiorità numerica, rendendo la squadra vulnerabile. Nel secondo tempo, l'inserimento di Thuram al posto di Koopmeiners ha leggermente migliorato la fisicità della mediana bianconera ma l'equilibrio rimaneva fragile, un aspetto quest’ultimo su cui riflettere quando Madama dovrà affrontare avversari più qualificati e non la cenerentola della serie A. Alla fine la Vecchia Signora si porta a casa tre punti, figli di una vittoria costruita con sacrificio che tanto ha ricordato certe vittorie della scorsa stagione del tanto vituperato Massimiliano Allegri. Una partita in cui la Juve ha sofferto oltremodo, lasciando troppe occasioni all’avversario. Ora la vera sfida per mister Motta è trovare la giusta alchimia a livello di sistema di gioco. Il 4-2-3-1 è un modulo che costringe gli esterni a sacrificarsi, spesso a giocare lontano dalla porta, rischiando di imbrigliare il grande talento di giocatori come Yildiz e Conceicao. Un sistema di gioco che, se reso molto offensivo rischia di scoprire troppo la squadra rendendola vulnerabile in fase difensiva, ma al contrario, se visto in un’ottica conservativa, lascia Dusan Vlahovic troppo isolato, ieri sera fortunatamente ben assistito da un ottimo Nico Gonzalez, un calciatore con il gol nei piedi e tanta capacità di verticalizzare il gioco. Continuo a pensare che il 4-3-2-1 potrebbe rappresentare la panacea di tutti i mali per una squadra che dispone di un solo mediano di ruolo (Locatelli), tante mezzali (Koopmeiners, Thuram, Douglas Luiz, Fagioli, McKennie), ottimi trequartisti (Yildiz, Conceição, Nico Gonzalez) e un solo centravanti (Vlahovic). Un mediano, due mezzali, Vlahovic centravanti e due giocatori di fantasia alle spalle del serbo potrebbe rappresentare la chiave sia per avere una squadra equilibrata che per valorizzare gli investimenti fatti nel corso dell’ultima esatte. Con la speranza che Koopmeiners abbia abbandonato il campo solo per prudenza e non per una lesione muscolare, con questa vittoria il popolo bianconero può passare un sereno Natale, con la consapevolezza che la strada per il miglioramento è ancora lunga e gli alti e bassi di questa squadra fanno parte del ciclo di una squadra in totale ricostruzione, come è l’attuale Juventus.

 


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