AL DIEGO ARMANDO MARADONA GRANDE SFIDA TRA NAPOLI E JUVENTUS: DUE STRADE DIVERSE VERSO LA TOP FOUR
Di Filippo Vagli
Oggi, al Maradona, si affronteranno due squadre che hanno avviato la stagione con l'ambizione di posizionarsi almeno tra le prime quattro. Ma al contrario del Napoli, che si trova in cima alla classifica, con un vantaggio di 13 punti sulla squadra bianconera, la Juve osserva il quarto posto dall’ultima posizione, occupato dalla Lazio con due punti di vantaggio. Una differenza di rendimento da attribuibile a un inizio di stagione molto diverso per le due formazioni, entrambe protagoniste di cambiamenti significativi in estate: il Napoli ha visto l’arrivo di Conte e Manna, mentre la Juventus ha accolto Motta e Giuntoli. Mentre il progetto del Napoli si è rivelato immediatamente fruttuoso, quello della Juve è ancora in fase di definizione. Sebbene ci siano similitudini, come i nuovi allenatori e un cambiamento nella dirigenza, sarebbe fuorviante paragonare le due situazioni. La vera rivoluzione è quella che ha interessato la Juventus. Infatti, otto dei titolari del Napoli nel girone d'andata - Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Lobotka, Anguissa, Politano e Kvaratskhelia - erano già parte integrante della squadra durante la trionfale stagione dello Scudetto di Spalletti. Sebbene il Napoli abbia perso alcuni elementi chiave come Kim, Zielinski e Osimhen, ha saputo rimpiazzarli con giocatori di qualità come Buongiorno, McTominay, Lukaku e Neres. Il Napoli, dunque, rappresenta una macchina ben oliata, con alcune parti sostituite da altre di alto livello. La principale causa del declino dell'ultima stagione è stata la mancanza di motivazione, concentrazione e unità di intenti. De Laurentiis ha quindi scelto di ingaggiare uno dei migliori allenatori disponibili, Antonio Conte, che ha saputo ricaricare le batterie della squadra, fornendo una strategia efficace e una motivazione impareggiabile. E il Napoli ha risposto positivamente. Dall’altro lato, la Juventus ha intrapreso un percorso radicalmente diverso, smontando completamente il proprio "veicolo" per costruirne uno nuovo, basato su principi opposti e con molti nuovi elementi: Di Gregorio, Savona, Kalulu, Thuram, Koopmeiners, Douglas Luiz, Conceiçao, Nico Gonzalez e Mbangula. Questa trasformazione è ancora in corso, con arrivi recenti come Kolo Muani, Alberto Costa e Renato Veiga, mentre si prevede la partenza dell'ex capitano Danilo. A complicare la situazione ci sono stati anche diversi infortuni, in particolare quello di Bremer, ma è innegabile che la Juventus stia procedendo con maggiore lentezza del previsto. Oggi si svolgerà un incontro importante per entrambe le compagini ma maggiormente significativo per la Juve rispetto al Napoli. Anche se una sconfitta sarebbe dolorosa, il Napoli potrebbe considerarla solo un passo falso nel suo cammino verso il titolo. La Juventus, invece, ha bisogno di un risultato positivo, anche se una vittoria non garantirebbe una vera svolta, data la discontinuità mostrata finora. Sarebbe un risultato da confermare, a partire dalle prossime sfide in Champions contro il Benfica e in campionato contro l’Empoli. Tuttavia, un eventuale successo al Maradona rappresenterebbe un'ottima spinta per la squadra bianconera, necessaria per rilanciarsi in questa stagione.



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