JUVENTUS IN CERCA DI IDENTITÀ: LA SFIDA DI THIAGO MOTTA TRA INNOVAZIONE E CONFUSIONE TATTICA

 


Di Filippo Vagli

Quando Cristiano Giuntoli decise di giubilare Massimiliano Allegri, mandando in soffitta il suo calcio all’italiana a favore di un football volto alla continua ricerca di innovazione, di una gestione del possesso dal basso, di un approccio più verticale, insieme a rotazioni frequenti per evitare punti di riferimento, forse non si aspettava che questa filosofia targata Thiago Motta potesse esporre così tanto le fragilità di questa giovane Juventus. A distanza di sei mesi dall’approdo alla Continassa del tecnico italo brasiliano è evidente come il continuare ad insistere su uno stile di gioco fluido, privo di ruoli fissi e di un’organizzazione rigida in campo, abbia portato ad un’evidentissima confusione tattica all’interno della squadra. Certo, ogni partita ha una sua storia unica, e i giocatori devono adattarsi a diverse responsabilità e posizioni ma è palese come queste incertezze abbiano hanno colpito non solo i giovani bianconeri, ma anche i giocatori più esperti, quali ad esempio Weston McKennie, Manuel Locatelli e Andrea Cambiaso. Il texano, elemento versatile e polivalente per eccellenza sta dimostrando difficoltà evidenti in campo dopo essere stato sballottato per quasi tutti i ruoli possibili, dal centrocampista al centravanti, passando per trequartista ed esterno d’attacco, ma anche per terzino sia a destra che a sinistra. Un turbinio di cambiamenti che ha contribuito a fargli perdere di vista la sua reale posizione in campo. Nonostante la sua adattabilità sia apprezzata da Motta, la versatilità ha i suoi limiti, e McKennie se ne è reso conto in questa stagione. Analogamente Manuel Locatelli ha vissuto una situazione simile, trovandosi spesso a ricoprire ruoli diversi tra centrocampo e difesa. La sua posizione di centrocampista arretrato e spesso di quinto di difesa ha palesato in più occasioni una serie di errori che hanno avuto conseguenze gravi, come i due rigori concessi a Riad con il Milan e con il Napoli nell'ultima partita. La differenza tra giocare in mediana e in difesa è significativa, e gli errori in area hanno un peso maggiore che quando vengono commessi in mezzo al campo. Infine, pure Anche Cambiaso è stato impiegato in più ruoli rispetto a quanto accadeva nella stagione scorsa quando svolgeva il ruolo di quinto di destra o di sinistra nel 3-5-2 di Massimiliano Allegri. Terzino a destra e sinistra, centrocampista aggiunto, esterno d’attacco: continui spostamenti che uniti alle insistenti voci di mercato che da settimane lo riguardano hanno minato tante sue certezze, portandolo a commettere errori decisivi in più partite. Ora la Juventus è attesa ad una reazione immediata già mercoledì sera, con l’ultima giornata di Champions League contro il Benfica di Angel Di Maria. Gara nella quale sarà interessante vedere se Thiago Motta deciderà di adottare uno stile di gioco più convenzionale per provare a dare alla propria squadra sia una maggiore stabilità che nuove certezze, aiutando i suoi giocatori a ritrovare la loro identità e a rendere per ciò che valgono.

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