CHIUSURA DEL MERCATO CON INTERROGATIVI: SARÀ IL CAMPO, IL TEMPO E MOTTA A FARE CHIAREZZA SUGLI OBIETTIVI DELLA STAGIONE

 


Di Filippo Vagli

Alla mezzanotte del 30 agosto 2024, giorno di chiusura del mercato estivo, c’erano grandi aspettative sulla Juventus. Entusiasmo alle stelle e pochi dubbi riguardanti sia la profondità della rosa, che l'efficacia degli acquisti. In pochi avevano previsto che gli acquisti più costosi si sarebbero rivelati deludenti così come veniva ritenuto inimmaginabile una possibile difficoltà nel raggiungere i primi quattro posti. Purtroppo, non sempre le ciambelle riescono con il buco e in questa finestra di mercato invernale la Juventus ha dovuto completare una serie di operazioni necessarie per rinforzare la squadra. Sono stati acquisiti un attaccante, a seguito della sottovalutazione delle condizioni di Milik, e tre difensori per affrontare gli infortuni di Cabal e Bremer in una difesa alquanto debilitata. Ora, il vero interrogativo è capire se i nuovi acquisti potranno rispondere agli standard della Juventus. In attacco, Kolo Muani ha già dimostrato di essere all'altezza: l'attaccante, in prestito dal PSG, ha segnato tre gol nelle sue prime due partite. La situazione difensiva, però, rimane un'incognita. Gabriel Veiga, l'unico nuovo arrivato ad aver esordito, ha mostrato sia personalità che buone capacità tecniche, superando il test contro l'Empoli, ma ora ci si aspetta di vederlo all'opera in situazioni più impegnative. Parliamo di un calciatore dal costo contenuto e versatile, potendo giocare oltreché in difesa anche a centrocampo, rendendo più logica la cessione alla Fiorentina di Nicolò Fagioli. Lloyd Kelly è costato ben di più del portoghese e a lasciare perplessi è il suo limitato utilizzo in campo nella stagione in corso in Premier League. Anche in questo caso parliamo di un difensore moderno, capace di interpretare bene sia il ruolo di centrale difensivo che di terzino sinistro. Alberto Costa, nonostante sia stato il primo dei tre nuovi acquisti ad approdare sotto la Mole, non ha ancora avuto l'opportunità di scendere in campo. Situazione che in assenza di problemi fisici, gettano più di un’ombra sulla fiducia da parte di Motta sul giovane terzino, avendogli preferito Savona alle prese con una fastidiosa forma di pubalgia. Terzino lusitano che nell’allenamento di ieri è parso visibilmente insoddisfatto, anche per l’esclusione dalla lista Champions. Fattispecie inevitabile quest’ultima, dato che si possono includere solo tre giocatori acquistati durante il mercato invernale e le priorità per la Juventus rimangono l'attaccante, il difensore centrale e un terzino che possa anche ricoprire il ruolo di mediano. Come sempre accade sarà il campo a pronunciarsi e a stabilire se le scelte del mercato invernale permetteranno a Motta e alla squadra di rianimarsi in una stagione finora ben al di sotto delle aspettative, cercando di trovare stabilità e, soprattutto, il percorso giusto per garantirsi un posto in Champions per la prossima stagione, obiettivo fondamentale. Sotto la guida di Cristiano Giuntoli la Juventus ha intrapreso un percorso verso la sostenibilità, ma malgrado pagamenti rateizzati, commissioni, bonus e stipendi vari, tra l'estate e gennaio, la Vecchia Signora ha investito somme considerevoli. Le spese di gennaio sono state influenzate dagli infortuni di Cabal, Bremer e Milik, che hanno ridotto la rosa a disposizione di Thiago Motta, costringendo il direttore sportivo a effettuare acquisti non pianificati. Elementi che, sommati ai risultati per ora non pienamente soddisfacenti, hanno reso la situazione alla Continassa calda, se non incandescente. Gli interventi sul mercato di riparazione volti a rimediare una situazione che si era resa complicata da portare avanti, paiono rendere sempre più probabile un intervento della proprietà per una ricapitalizzazione nel prossimo anno. Aumento di capitale che, in caso di mancata qualificazione alla Champions, dovrà essere significativo per non compromettere ulteriormente il piano di crescita (attualmente in ritardo) con l’obiettivo di pareggio di bilancio per il 30 giugno 2026 ad oggi irraggiungibile secondo la maggior parte degli analisti. L'entità di questo aumento sarà direttamente correlata ai risultati sportivi dal momento che qualora la squadra dovesse qualificarsi per la Champions League, ottenere un nuovo sponsor principale e arrivare agli ottavi della competizione, la proprietà potrebbe essere chiamata a un intervento contenuto. Al contrario, se non si raggiungesse il quarto posto (o anche il quinto in caso di qualificazione Champions allargata alla quinta classificata), si prefigurerebbero gravi conseguenze, rendendo necessaria una ricapitalizzazione ben più consistente, preventivabile intorno ai 200-250 milioni di euro. La stagione 2024-2025 avrebbe dovuto rappresentare un nuovo inizio per la Juventus, con un allenatore “innovatore” e molti giovani in rosa tra i confermati e quelli promossi dalle giovanili. Il nuovo corso sarà valutato nel triennio, ma attualmente i risultati non rispecchiano le promesse. Solo il tempo e il campo forniranno risposte definitive, ma sarà compito di Motta abbandonare l’attuale integralismo tattico, adattando la propria filosofia calcistica alle caratteristiche dei giocatori sua disposizione, così come smussare qualche spigolosità caratteriale apparsa alquanto evidente. Condizioni necessarie per costruire un gruppo coeso, e una squadra capace di variare il proprio sistema di gioco quando necessario.


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