JUVENTUS, NON CI SONO PIÙ PAROLE. IERI È STATA SCRITTA LA STORIA, CHE DELUSIONE!

 


Di Giovanni Paulillo

L’infortunio di Veiga dopo appena 10’ minuti, il rimpallo tra Gatti e Di Gregorio che ha propiziato il gol del definitivo K.O. da parte del PSV, il palo di Dusan Vlahovic che ha impedito il prosieguo del match fino ai calci di rigore. Tutti questi fattori hanno sicuramente influenzato la gara in maniera determinante, ma non possono essere minimamente considerati come una scusa appetibile per il risultato ottenuto. Anno dopo anno, allenatore dopo allenatore, interpreti dopo interpreti, la Juventus dimostra di non essere più in grado di competere a certi livelli in determinati tipi di competizioni. A partire dall’Ajax nel 2019, i bianconeri sono stati eliminati dalle coppe europee rispettivamente da: Lione, Porto, Villarreal, Siviglia (in Europa League) e PSV. I tifosi, abituati ai primi anni di Allegri in cui la coppa dalle grandi orecchie non è mai arrivata, ma allo stesso tempo si ha avuto la possibilità di giocare due finali o di uscire con Top club Europei, non riescono più ad accettare questa situazione. Sono i sentimenti però che devono far riflettere tutti: la rabbia e la frustrazione delle prime eliminazioni ormai sta lasciando il posto ad una delusione costante, che si sta tramutando in una triste accettazione.

Adesso però è arrivato il momento di trascurare il piano emotivo, per poter valutare con lucidità gli errori e la prestazione dei bianconeri scesi in campo ieri.

 Presenti nel primo tempo, scomparsi nella ripresa: ecco l’11 iniziale

 La Juventus è scesa in campo con il solito 4-2-3-1. In porta Di Gregorio è stato uno dei pochi a tenere la luce della speranza accesa, grazie ai suoi ripetuti interventi provvidenziali che hanno salvato il risultato da un eventuale disastro. L’infortunio di Veiga sicuramente non è stato di supporto ai piani di Thiago Motta, ma complessivamente la difesa ha giocato a tempi alterni, mostrando grande solidità nel corso dei primi 45’ minuti e dimostrandosi estremamente vulnerabile nella ripresa. Weah ha sfoderato un colpo impressionante dalla distanza, ma non è bastato per salvare il risultato. In attacco invece Kolo Muani ha avuto qualche piccola occasione, senza però distinguersi come nei match precedenti. Sicuramente è mancato il supporto da parte di tutto il resto del reparto, con Nico Gonzalez che ha speso tanto, soprattutto a causa del lavoro di rifinitura svolto sulla fascia, con Conceição che non ha brillato come al solito e con una prestazione mediocre da parte di Koopmeiners e Locatelli.

 La gestione dei cambi…

 Thiago Motta ha visto nei suoi stanchezza e difficoltà in seguito agli attacchi del PSV ed ha deciso di intervenire con i cambi. Inizialmente le sostituzioni sono state rinviate dopo il gran gol di Weah, ma anche dopo l’1-1 la situazione non è affatto cambiata. I bianconeri, infatti, subiscono un altro gol e allora arriva il momento di Thuram, Yildiz, Savona e successivamente quello di Vlahovic e Mbangula. Sono molti i dubbi che riguardano queste sostituzioni: l’ingresso in campo tardivo di Thuram, per distacco il migliore in campo dalla sua entrata in scena; l’uscita dal campo di Conceição, talento in grado di realizzare una gran giocata da un momento all’altro e risolvere situazioni difficili; i pochissimi minuti concessi ad un attaccante importante come Dusan, calciatore in grado di trasmettere grinta e prestare il suo fisico in zona offensiva. I nuovi innesti però non sono riusciti a fare la differenza. A dimostrazione di una Juve “imbambolata” arriva il gol del 3-1, sintomo di una squadra pervasa dalla paura e dalla mancanza di carattere. Tranne qualche giocata di Yildiz e Thuram, unita al legno colpito da Vlahovic su cross di Mbangula, la squadra di Thiago Motta non è riuscita a reagire, soccombendo agli avversari.

 La statistica che fa entrare la Juventus nella storia…

 In conclusione, proprio per sottolineare la delusione e la frustrazione recata dall’eliminazione, c’è una statistica che condanna definitivamente i bianconeri e “incorona” questo ciclo di sconfitte che dura ormai da anni: “Come riportato dal noto portale di statistiche OptaPaolo, per la prima volta la Vecchia Signora è stata eliminata in una doppia sfida nella fase a eliminazione diretta in UCL dopo aver vinto l’andata (aveva sempre superato il turno nelle 11 occasioni precedenti)” (Fonte: Tuttosport).


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