JUVENTUS: RISCATTO E RINNOVAMENTO NEL MESE DELLE OPPORTUNITÀ

 


Di Filippo Vagli

Il calcio, grande metafora della vita, offre sempre opportunità di riscatto. Il mese di febbraio della Juventus sembra essere perfetto per questo obiettivo. La doppia sfida di Champions contro il PSV Eindhoven e il match con l'Inter, rappresentano le classiche partite della vita per la Vecchia Signora. Thiago Motta lo sa, così come sa perfettamente che non incontrerà un Empoli ogni domenica. Tra l’altro con i toscani ridotti ai minimi termini a causa di infortuni e assenze. Tuttavia, i tempi sono complessi e non è il momento di fare troppo gli schizzinosi. La Juventus arrivava da due sconfitte di fila, eventi preoccupanti anche per il modo in cui si erano verificati. Aveva un disperato bisogno di un successo, e così è stato. Non è il caso di fare proclami affrettati o di esaltarsi troppo, tuttavia, è importante evidenziare gli aspetti positivi, poiché possono contribuire ad aumentare l’autostima del gruppo. Innanzitutto, la squadra guidata da Thiago Motta ha dimostrato reattività e, sebbene non si possa parlare di anima, ha mostrato orgoglio reagendo a venti minuti disastrosi con il pubblico dello Stadium in stato di shock. In un momento in cui sembrava poter crollare ogni argine, i bianconeri hanno cominciato a dare segni di vita e, soprattutto, a dimostrare la volontà di combattere. Non lo hanno fatto attraverso un gioco corale particolarmente brillante, ma quest’ultimo è un aspetto che oggi come oggi conta poco o nulla. Un altro fattore significativo della partita è stato il terzo gol, quello firmato da Vlahovic. Dusan ha realizzato un gol straordinario, scartando mezza difesa dell'Empoli e infilando il pallone all’incrocio dei pali. In teoria, lui e Kolo Muani formano una delle coppie d’attacco più forti della Serie A. Due attaccanti di tale livello possono mettere sotto pressione ogni difesa avversaria, costringendo i difensori a dover affrontare più avversari in area, aumentando le possibilità di creare occasioni da gol. Dusan e Kolo hanno le caratteristiche per effettuare sovrapposizioni o scambi di posizione capaci di mettere in difficoltà le difese avversarie. Kolo Muani più mobile e abile nel ritirarsi per creare spazi, Dusan che può sfruttare questi spazi per attaccare la profondità. Una coppia in prima linea che consentirebbe alla squadra di poter alternare il gioco tra il passaggio corto e l'inserimento lungo, rendendo più difficile per la difesa avversaria anticipare le intenzioni offensive. Senza dimenticare che avere due attaccanti così può anche aumentare le possibilità di sfruttare le seconde palle, soprattutto in situazioni di cross o calci d’angolo, dove entrambi possono cercare di colpire a livello di gioco aereo con una maggiore presenza in area di rigore. Certo, tra il dire e il fare c'è di mezzo non tanto il mare quanto Thiago Motta, il quale ha una filosofia calcistica che cozza con l’impiego del doppio attaccante. Il tecnico italo brasiliano privilegia un riferimento centrale due attaccanti esterni bravi non solo in fase offensiva ma anche nella fase di non possesso, offrendo alla squadra tanta disponibilità nel correre all’indietro. Sarà interessante osservare se Thiago Motta saprà adattare il suo rigido integralismo tattico, integrando le caratteristiche dei giocatori a sua disposizione, o se rimarrà ancorato alle sue convinzioni, mettendo alla prova la sua capacità di evolversi nel panorama calcistico attuale.


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