KOLO MUANI: LA NUOVA LUCE DELLA JUVENTUS E IL FUTURO DI UN ATTACCO STELLARE

 


Di Filippo Vagli

Kolo Muani ha avuto bisogno di poco tempo per riaccendere il cuore dei tifosi juventini. Una ventata di energia simile a quell’entusiasmo che avevano fatto registrare le prime uscite della squadra di Motta. Era difficile poter immaginare un impatto così travolgente dell’attaccante francese. Tre gol in due partite, oltreché rappresentare una media gol da top player, gli hanno già garantito un posto nella storia bianconero dal momento che prima di lui solo Carlitos Tevez era riuscito a segnare nelle prime due apparizioni con la Juventus. I primi 25 minuti della Juventus contro l’Empoli avevano visto non solo la Juve andare in svantaggio, ma soprattutto avevano messo in luce una squadra schiacciata dai fantasmi delle recenti prestazioni deludenti. La notizia positiva è stata la reazione, con la Juve che è riuscita a ribaltare il risultato come solo le grandi squadre sanno fare. Un evento senza precedenti in questa stagione dal momento che fino a quel momento, i bianconeri non erano mai riusciti a ottenere più di un pareggio dopo essere andati in svantaggio. Un aspetto quest’ultimo importantissimo da cui ricominciare. Ma oltre a questa notizia positiva c’è qualcos’altro di importante all’orizzonte. Contrariamente a quanto molti temevano all’arrivo di Kolo Muani, la sua presenza in campo non esclude necessariamente quella di Dusan Vlahovic trattandosi di due giocatori con caratteristiche completamente diverse. Il francese è un attaccante versatile, abile a muoversi sia a destra che a sinistra lungo tutto il fronte d’attacco. Nelle passate esperiane sia con il Psg che con l’Eintracht ha dimostrato di potersi adattare sia come punta centrale sia come esterno, sfruttando la sua fisicità nella progressione con la palla. Il primo gol contro l’Empoli è emblematico in questo senso: un passaggio verticale di Koopmeiners sulla sinistra attiva la corsa del francese, che vince il duello a colpi di spalla con Goglichidze e si invola verso la rete. Non solo: Kolo Muani ha una notevole capacità di servire i compagni in profondità considerando che nella sua stagione in Bundesliga ha portato a tabellino 14 assist oltreché a segnare 23 gol. Vlahovic è più un finalizzatore puro e tende a giocare più spalle alla porta rispetto a Kolo, il quale ha più difficoltà a fungere da punto di riferimento. Ecco perché Dusan, andando incontro al pallone, può rappresentare un grimaldello fondamentale per aprire spazi sulle fasce, permettendo ripartenze veloci per giocatori come Yildiz, Conceição e, appunto, Kolo Muani. Infine, elemento da non trascurare la stazza dei due, entrambi intorno ai 190 centimetri. Altezza che nei match più chiusi, può diventare un fattore decisivo soprattutto quando a crossare sono giocatori dal piede buono quali Nico Gonzalez, Chico Conceicao o Kenan Yildiz. Considerazioni che senza ombra di dubbio starà facendo anche Thiago Motta al fine di mettere a punto una Juventus capace di esaltare sia la versatilità dell’attaccante francese che le doti di bomber del nove serbo. Un tandem d’attacco da schierare dall’inizio o a partita in corso per una squadra che ha un disperato bisogno di gol per avere un buon rendimento in Champions League, così come per ottenere la qualificazione alla prossima edizione della massima competizione continente e, perchè no, puntare alla vittoria della Coppa Italia, la quale rappresenta un traguardo ambizioso che la squadra non può trascurare.


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