KOLO MUANI: LA SPERANZA DI RINASCITA DELLA JUVENTUS E IL DILEMMA KOOPMEINERS

 


Di Filippo Vagli

Carlitos Tevez, Gonzalo Higuain, Cristiano Ronaldo, sono i bomber che più di ogni altri hanno scandito i nove scudetti bianconeri dell’era Andrea Agnelli. Senza voler azzardare paragoni imprudenti, pare che con l'arrivo di Kolo Muani il noioso dibattito sul centravanti della Juventus possa finalmente essere giunto al termine. Quanto meno fino al termine della stagione, quando scopriremo il destino del centravanti francese. Non si può dire che Dusan Vlahovic non segni (13 gol in 28 partite quest'anno) ma l’impatto dell’attaccante ex PSG ha fatto riscoprire al popolo bianconero la gioia di avere a disposizione un attaccante che anche nelle serate difficili, può permetterti di trionfare grazie ad una giocata geniale. Il primo gol di Kolo Muani ieri sera a Como è stato un mix letale di potenza fisica, abilità tecnica e consapevolezza dei propri mezzi. Qualità che alla Juventus sia stavano affievolendo dopo tre anni in cui a farla da padrone sono stati gli stati d'animo di Dusan. Non a caso la Juventus per la prima volta da novembre è riuscita a vincere due partite consecutive pur dopo aver terribilmente sofferto un Como brillante, che ad essere sinceri, non meritava di uscire sconfitto dal match. Una Juve che ha vinto e senza convincere, fattispecie che paradossalmente potrebbe rappresentare un progresso per una squadra che fino ad ora si era dimostrata incapace di portare a casa le cosiddette partite sporche. Quelle vittorie ottenute grazie al cuore, alla tenacia, alla voglia di vincere più che con il bel gioco, le quali sono capaci di infondere al gruppo maggiore fiducia rispetto ad altre. Tuttavia, quella di oggi è una Juve ancora incompleta. Continua a subire gol, quando gioca un buon calcio pareggia e, come ieri sera, quando vince si esprimi male. Motta è ancora distante dal completare il quadro delle migliori esperienze vissute fino ad ora dalla propria squadra. Il mercato di gennaio ha sicuramente rinforzato la Juventus, che ora dispone di molte più alternative e opzioni. Se il tecnico ex Bologna avrà successo nel suo obiettivo, la perseveranza dei sostenitori bianconeri verrà premiata. Altrimenti il rischio è di vivere un'annata frustrante, magari in grado di portare al tanto agognato quarto posto, ma senza offrire grandi soddisfazioni. Le prossime partite contro il PSV e l'Inter saranno decisive per capire la direzione che prenderà l’attuale stagione. Nel frattempo, ciò che lascia maggiormente sconcertai è il rendimento di Teun Koopmeiners. Il giocatore olandese non può essere questo: troppo brutto per essere vero. E’ giusto dare fiducia e aspettare i giocatori anche quando no riescono a brillare ma fino a che ciò non diventi controproducente. Proseguire nell'impiegare Koop nelle attuali condizioni potrebbe minare la fiducia del giocatore, esponendolo a prestazioni deludenti come quella di ieri sera, oltre a generare difficoltà per la squadra. Il modo in cui Motta sta gestendo la situazione di Koopmeiners sembra superare il limite della razionalità; non si tratta di una scelta sensata.


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