LA JUVENTUS E IL POPOLO BIANCONERO: I CUSTODI DI UNA STORIA UNICA E DI UNA TRADIZIONE INDELEBILE

 


Di Filippo Vagli

I tifosi sono i veri guardiani della storia e della tradizione di ogni club. Per questo motivo, hanno il pieno diritto di manifestare il desiderio di vedere onorati i valori che hanno plasmato l'identità del club nel tempo. La loro passione, caratterizzata da sacrifici, momenti indimenticabili e delusioni cocenti, è un aspetto che dovrebbe orientare le scelte di coloro che rappresentano la società, sia sul campo che al di fuori. Nel calcio moderno, dove il bilancio e l'immagine la fanno da padroni su sentimenti e legami profondi, è importantissimo mantenere un equilibrio e fare scelte tenendo conto anche di quel patrimonio di emozioni e storie che ogni tifoso porta nel cuore. Senza questo rispetto, il rischio è quello di perdere non solo il supporto della tifoseria, ma anche l'essenza stessa di ciò che la squadra rappresenta. Per la Juventus la sfida consiste nel creare un futuro che renda omaggio al passato, valorizzando le esperienze e i successi che hanno reso un club straordinario così come preservando le ferite che hanno scandito la storia di questo grandissimo club. In questo modo si potrà assicurare che il patrimonio culturale di un club rimanga vivo e fiorente, preservando l'identità che ha reso i tifosi protagonisti di questa straordinaria avventura. La storia della Juventus è segnata da momenti di intensa gioia e profonda tristezza, che si intrecciano in un continuo alternarsi di trionfi e delusioni. Veri e propri drammi umani quali la tragedia dell'Heysel, la morte di Gaetano Scirea, avvenuta nel 1989 in un tragico incidente stradale, la perdita di Andrea Fortunato, un giovane talento strappato alla vita troppo presto. Inoltre, ci sono stati momenti di grande dramma sportivo, come il fallimento del progetto guidato da Maifredi e Montezemolo nella stagione 1990/91. A questo si aggiunge lo scandalo di Calciopoli nell'estate del 2006, che portò la Juventus alla retrocessione in Serie B e alla revoca di due titoli di campione d'Italia, in seguito a una caccia alle streghe che ha sollevato accuse come quella relativa all'acciaio scadente dello Stadium e alla presunta presenza della 'ndrangheta nei settori occupati dai tifosi juventini. Infine, si sono verificati anche gravi problemi di bilancio nel novembre 2022, che hanno portato alle dimissioni dei vertici societari dell'epoca. La storia di Madama è profondamente intrecciata con le emozioni dei suoi tifosi, che vivono ogni vittoria e ogni sconfitta come un capitolo di un viaggio condiviso. Il richiamo al "DNA juventino" significa che la vera essenza della Juventus non risiede solo nei risultati sportivi, quanto nei valori, nella cultura e nella tradizione che il club rappresenta. È fondamentale che, sia in campo che nei ruoli dirigenziali, chi lavora alla Juventus comprenda e onori questa eredità. La Juventus deve saper individuare le persone adatte a portare avanti la sua missione, coloro che nutrono un reale affetto per il club, non solo come un'istituzione sportiva o un'entità economico-finanziaria, ma anche come un simbolo di identità e appartenenza. Un invito a riscoprire e valorizzare ciò che rende la Juventus unica: una storia di passione, capacità di rialzarsi e, soprattutto, un legame profondo con il suo popolo. In un periodo in cui i bilanci e le strategie finanziarie sembrano dominare, è essenziale non dimenticare che il vero spirito della Juventus vive nei ricordi, nei valori e nella comunità che la sostiene.


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