MOTTA: URGE TROVARE IL BANDOLO DELLA MATASSA PER RADDRIZZARE UNA STAGIONE IN BILICO
Di Filippo Vagli
Il rischio che,
dopo Eindhoven, la squadra potesse sfaldarsi era presente ieri sera a Cagliari.
E invece la Juventus è riuscita a mantenere la rotta, restando salda nella
stagione ed evitando di lasciarsi andare, come avrebbe potuto succedere. Tuttavia,
la vittoria del Cagliari non è stata affatto priva di imperfezioni; anzi, ha
sintetizzato in modo emblematico l'andamento dell’attuale stagione bianconera. Il
primo tempo ha messo in evidenza una Juve alquanto propositiva, che ha mandato segnali
di una mentalità offensiva e aggressiva. Tuttavia, i numerosi errori sotto
porta e l’incapacità di trasformare le occasioni in ulteriori gol hanno
caratterizzato la partita. La Juve ha mantenuto il totale controllo fino al
sessantesimo minuto ma da quel momento in poi ha dovuto affrontare oltre
mezz’ora di intensa sofferenza. Troppa, considerato il valore dell’avversario. Un
andamento eccessivamente altalenante per chi punta a raggiungere risultati
ambiziosi. La Juventus si trova al bivio di una stagione per ora piuttosto deludente:
fallita la finale di Supercoppa italiana a Riad, eliminata precocemente dalla
Champions League, fuori dalla lotta per lo scudetto ma ancora in corsa per un
posto in Champions e per la Coppa Italia. È evidente che il popolo bianconero non
si possa ritenere soddisfatto. Nemmeno la società dovrebbe esserlo, considerando
che per la Juventus l'auto esigenza di migliorare continuamente è sempre stata
il fulcro della sua filosofia. Thiago Motta nella conferenza stampa di sabato
scorso ha più volte affermato che il percorso intrapreso è quello giusto. E con
ogni probabilità lo è. Motta ha però trascurato una variabile fondamentale per
chi lavora alla Juventus: il tempo. La lentezza con cui si sta affrontando
questo percorso è inaccettabile per un club che, storicamente, non ha mai
concesso tempo a nessuno. L'attuale andamento imprevedibile e oscillante,
invece di una crescita continua, suscita inevitabilmente preoccupazione. Tuttavia,
sarebbe un ulteriore errore di pianificazione gettare il bambino insieme
all'acqua sporca, in nome di un ennesimo azzeramento e di un nuovo anno zero. È
fondamentale individuare il metodo più efficiente per raggiungere l'obiettivo
desiderato, iniziando con un'analisi approfondita di chi è da Juventus e di chi
non lo è. A tutti i livelli.



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