JUVENTUS E LA FAMIGLIA AGNELLI: UN LEGAME CENTENARIO E LE PROSPETTIVE DI RITORNO DI ANDREA

 


Di Filippo Vagli

Una storia d’amore lunga oltre cent’anni è ciò che lega la famiglia Agnelli alla società di calcio più blasonata d’Italia: la Juventus. La famiglia Agnelli, una delle dinastie più influenti e celebri d'Italia, ha generato nel corso del tempo due rami distinti facenti capo rispettivamente a Gianni Agnelli e a Umberto Agnelli. Due fratelli che pur con visioni e approcci diversi hanno avuto un forte legame con la Juventus, rendendola non solo una delle squadre più titolate d'Italia, ma anche un simbolo di eccellenza e competitività. Oggi, i discendenti di Gianni e Umberto continuano a operare nel mondo degli affari e a mantenere viva l'eredità della famiglia, tra cui la Juventus. Proprio come Gianni e Umberto si sono alternati nel corso della storia alla guida della Juventus, John Elkann, nipote di Gianni, e Andrea Agnelli, figlio di Umberto, si stanno alternando nella leadership del club. Dal 2006 al 2010 John è stato al timone, seguito da Andrea a partire dal 19 maggio 2010, fino a quel "maldetto" 28 novembre 2022, giorno in cui Andrea si dimise, restituendo la Juventus nuovamente nelle mani di John. Ecco perché non è del tutto fantascientifico immaginare un futuro in cui Andrea possa tornare alla presidenza del club. Si tratta di un'ipotesi realistica, anche se attualmente non ci sono segni che indichino un suo ritorno imminente. La possibilità di un suo reinserimento al vertice di Madama potrebbe materializzarsi solo nel corso di alcuni anni, data la complessità e le difficoltà legate a una simile operazione. Attualmente la valutazione della società bianconera in borsa si attesta attorno a 1,15 miliardi di euro. Il pacchetto azionario posseduto da Exor, la holding della famiglia Agnelli, è stimato intorno ai 752 milioni di euro, escludendo il “premio di controllo”, il che suggerisce che il valore effettivo potrebbe essere di gran lunga superiore. Oltre a un impegno finanziario così significativo, uno dei principali ostacoli che Agnelli dovrebbe affrontare per riconquistare il controllo sarebbe la necessità di garantire i diritti delle minoranze azionarie. Infatti, chiunque acquisti almeno il 30% di una società quotata in borsa è tenuto a lanciare un'offerta pubblica di acquisto, al fine di garantire la protezione degli azionisti di minoranza. Tra questi c'è anche la società di criptovalute Tether, che ha recentemente acquisito una quota di partecipazione. È quindi molto improbabile che l'ex Presidente bianconero possa intraprendere un'impresa simile da solo. Decisamente più realistica l’ipotesi che Andrea stia cercando di costituire un gruppo di investitori interessati a entrare nel mondo del calcio e nello specifico nella Juventus. Nel frattempo, Exor, detentrice del 65,4% delle azioni della Juventus, ha etichettato come «infondate», i rumors riguardo l'ipotesi che Agnelli possa tornare a ricoprire la posizione di leader del club bianconero. Si tratta solo di congetture o di supposizioni basate su fondamenti solidi? In momenti di difficoltà, come quelli attuali per la Juventus, il malcontento dei tifosi spinge inevitabilmente a chiedere un cambiamento radicale, qualcosa che vada oltre il semplice avvicendamento in panchina o le modifiche nella rosa dei giocatori. In questo scenario, la possibilità di un Agnelli di nuovo alla presidenza della Vecchia Signora, supportata da una storia di trionfi, genera ottimismo per il futuro. Oggi come oggi, nessuno può avere certezze sul ritorno di Andrea Agnelli alla guida della Juventus, ma la sola speranza sta accendendo l'intero popolo bianconero. Il tempo, con le sue rivelazioni, ci racconterà tutto.


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