JUVENTUS E IL NUOVO ATTACCO: HOJLUND COME OPPORTUNITÀ STRATEGICA?
Di Filippo Vagli
La Juventus si
prepara a una rivoluzione nel reparto offensivo in vista della prossima
stagione. Con Dusan Vlahovic destinato a lasciare, Arek Milik vicino alla
rescissione e il futuro di Kolo Muani ancora incerto, il club bianconero si
trova di fronte alla necessità di rinnovare profondamente il proprio attacco.
L'obiettivo è chiaro: servono almeno due, se non tre, nuovi centravanti per
garantire competitività e flessibilità tattica.
Hojlund: un
affare low cost?
Tra i nomi che
circolano, quello di Rasmus Hojlund spicca come un’opzione intrigante. Il
giovane attaccante danese, classe 2003, è attualmente al Manchester United dopo
il trasferimento record dall'Atalanta per 70 milioni di euro nell'estate del
2023. 191 centimetri per 79 kg, Hojlund è un attaccante moderno, versatile, che
può svariare su tutto il fronte offensivo, adattandosi a diversi schemi. Fisico
imponente, da centravanti vecchia maniera, veloce, la struttura atletica
(ereditata anche dalla madre, ex professionista di atletica) lo rende efficace
sia negli scontri aerei che nel proteggere il pallone. Mancino naturale dotato
di buone qualità tecniche, ha messo in mostra di possedere un buon istinto
predatorio in area di rigore e un fiuto per il gol che lo hanno portato a
essere paragonato a Erling Haaland. Tuttavia, la sua esperienza in Premier
League non è stata all’altezza delle aspettative: dopo una prima stagione da 10
reti (di cui 7 in sei partite consecutive), quest’anno Hojlund ha segnato solo 3
gol in 26 presenze, alternando lunghi periodi di digiuno a momenti di ritrovata
centralità sotto la guida di Erik ten Hag e poi Ruben Amorim. Il Manchester
United sembra essere aperto alla cessione di Rasmus Hojlund. L'allenatore Ruben
Amorim, che sta pianificando una rifondazione della squadra, ha perso fiducia
nel giocatore, ritenendo che il reparto offensivo necessiti di un upgrade
significativo per affrontare le sfide future. Questa situazione lo rende un
potenziale affare "low cost". La Juventus potrebbe puntare su un
prestito oneroso con diritto di riscatto, una formula che permetterebbe al club
di contenere i costi iniziali e valutare con calma l’investimento.



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