KHÉPHREN THURAM INARRESTABILE: I RECORD E LA MATURITÀ DEL CENTROCAMPISTA FRANCESE ALLA SUA PRIMA AVVENTURA IN SERIE A
Di Filippo Vagli
Non sono solo i
numeri di gol e assist a confermare l’importanza di Khéphren Thuram nel
progetto Juventus, ma la sua costanza e l’impronta decisiva in campo. Domenica
contro il Monza, l’ennesima prova di un talento che a Torino, seguendo le orme
del padre Lilian, ha trovato la sua dimensione ideale. Con un impatto superiore
a ogni aspettativa, il francese sta scrivendo una stagione da record: nessun
centrocampista juventino, dai tempi di Khedira a Rabiot, passando per Marchisio
e Matuidi, aveva mai raggiunto i suoi numeri alla prima esperienza in Serie A.
Nemmeno Paul Pogba, suo idolo, era riuscito a eguagliarlo. Solo Arturo Vidal potrebbe
contendergli il primato, ma il cileno era designato rigorista nell’era Conte,
un vantaggio statistico che Thuram non ha. Eppure, quando la Juventus lo ha
acquistato dal Nizza per 20,6 milioni nell’estate 2024, in molti prevedevano un
anno di transizione, con un ruolo secondario rispetto a nomi come Koopmeiners o
Douglas Luiz. La realtà ha smentito ogni pronostico: Thuram ha imposto la sua
qualità, diventando un pilastro sotto la guida di Tudor. Allenatore che,
nonostante qualche iniziale esitazione, lo ha promosso a titolare inamovibile,
schierandolo persino in condizioni non ottimali, come nella vittoria contro il
Lecce.
Contro il Monza,
nonostante i timori per un possibile riposo prima del delicato impegno in
trasferta, Tudor lo ha confermato in campo per 58 minuti, ottenendo prestazioni
pulite e senza cartellini. Una scelta che sottolinea la fiducia nel suo
contributo tattico e fisico. «Il mister mi chiede di spingere in avanti, di
cercare lo spazio - ha spiegato Thuram –. Nell’azione del secondo gol ho visto
l’opportunità di aggredire la profondità e ho servito Kolo Muani, che ha fatto
tutto il resto».
Nonostante le
prestazioni già di alto livello, il giocatore pare possedere notevoli margini
di crescita e miglioramento. Tudor lavora per affinare il suo contributo in
fase offensiva, spingendolo a inserimenti più frequenti e a una maggiore
incisività negli ultimi metri. «Mi piace giocare così, aggressivo e verticale»
ha aggiunto il centrocampista. Con un fisico da 192 cm e un’intelligenza
tattica che gli permette di interpretare ruoli diversi (da mediano a mezzala),
Thuram rappresenta un’arma versatile per una Juventus alla ricerca di soluzioni
in attacco.
Lo spettacolo è
solo all’inizio. Thuram, classe 2001, ha già dimostrato di essere un perno, ma
la sua maturazione definitiva potrebbe riservare ulteriori sorprese. Con il
sostegno di Tudor e una squadra in evoluzione, il francese ha tutte le carte in
regola per diventare un simbolo della nuova era bianconera.



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