Strategia a due velocità: Champions League decisiva per investimenti e composizione del mercato estivo

 

Di Filippo Vagli 

Cristiano Giuntoli, Managing Director Football della Juventus, sta plasmando un mercato estivo all'insegna della selettività, con l'obiettivo di intervenire in modo chirurgico su reparti chiave. La priorità è lavorare su pochi innesti, mirati e di qualità. Una linea guida che però potrebbe espandersi in base alla qualificazione in Champions League e alle cessioni in uscita. 

L'attacco: rivoluzione in vista

Il settore avanzato è il più critico: Dusan Vlahovic sembra destinato a lasciare Torino, mentre Randal Kolo Muani non è considerato un punto fermo. La dirigenza valuta opzioni di alto profilo come Victor Osimhen e Rasmus Højlund, ma i costi elevati spingono verso alternative più accessibili, tra cui Ademola Lookman, dell'Atalanta. Non è escluso un investimento su Francisco Conceição, attaccante esterno del Porto con una clausola da 30 milioni, sebbene la Juve potrebbe dirottare quelle risorse in difesa

La difesa: rinforzi strutturali

Anche in retroguardia serviranno aggiunte: il possibile addio di Renato Veiga e l’incertezza sul modulo (3 o 4 difensori) richiedono interventi mirati. Il rientro di Bremer dall’infortunio sarà di fondamentale importanza, mentre il club monitora giovani prospetti per ruoli di riserva. Kalulu, Kelly e Gatti potrebbero essere riconfermati, ma la Juve cerca anche un centrale di esperienza[

Giuntoli al lavoro: parametri zero e giovani

Il direttore sportivo sta già esplorando colpi a costo zero e opportunità dal vivaio, seguendo la filosofia che ha portato alla promozione di talenti come Kenan Yildiz. La Next Gen rimane un serbatoio fondamentale per bilanciare i conti, con possibili vendite di giovani per finanziare acquisti. Tra i nomi in agenda spicca Sandro Tonali, centrocampista italiano del Newcastle valutato 60-70 milioni.

Champions League: la chiave di tutto

La qualificazione alla massima competizione europea è il vero discrimine: senza di essa, la Juve dovrebbe accontentarsi di operazioni minori, mentre l’accesso aprirebbe la porta a investimenti più ambiziosi. Yildiz, per esempio, potrebbe essere trattenuto solo garantendogli un progetto competitivo. 

Quello della Juventus sarà un mercato a due velocità: pochi acquisti top se si conferma la Champions, interventi più prudenti in caso contrario. L’obiettivo è chiaro: evitare rivoluzioni, puntando su 2-3 colpi mirati per ridare smalto a una squadra che vuole riconquistare lo scudetto.



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