CRISI E RILANCIO BIANCONERO: LA PROPRIETÀ PRONTA A GUIDARE IL FUTURO DELLA JUVE
Di Filippo Vagli
La Juventus si
trova ancora una volta a dover affrontare un processo di ricostruzione e
rilancio, un tema ricorrente negli ultimi anni. Nonostante le aspettative di
questa stagione, i risultati sono stati deludenti: l’allenatore ha
clamorosamente fallito, gli investimenti sui giocatori non hanno prodotto i
frutti sperati e la squadra si ritrova a lottare per un modesto quarto posto,
con la prospettiva di affrontare avversari di basso profilo come il Venezia,
già salvo. Questo scenario rappresenta un chiaro insuccesso rispetto alle
risorse messe in campo. Di fronte a questa situazione, la proprietà ha deciso
di intervenire direttamente con l’obiettivo di procedere senza esitazioni verso
la costruzione di un’identità solida e rispettosa della storia bianconera. Serve
un allenatore concreto, che conosca la tradizione juventina e sia capace di
riaccendere la passione e la competitività del gruppo. Pur riconoscendo il
lavoro di Tudor, la proprietà guarda a nomi di spicco, in primis quello di Antonio
Conte e contestualmente si valuta inoltre l’ingaggio di Antonio Pintus, esperto
preparatore atletico in uscita dal Real Madrid, come rinforzo importante per lo
staff. La dirigenza bianconera dovrà mettere da parte gli interessi personali e
agire per il bene collettivo della Juventus, valorizzando il ruolo strategico
di Chiellini e dando alla proprietà il diritto di influenzare le scelte
fondamentali, soprattutto quella dell’allenatore, dopo gli errori commessi
quest’anno. La decisione sul nuovo tecnico dovrà essere presa prima del
Mondiale per Club, senza ritardi o tentennamenti. La speranza di raggiungere il
quarto posto grazie alle sconfitte altrui non è una strategia sostenibile: la
Juventus deve tornare a essere una squadra di livello superiore, con ambizioni
chiare e concrete. Parallelamente, la società sta lavorando sul fronte
economico, puntando a incassare circa 50 milioni di euro dalla cessione o dal
riscatto di giocatori attualmente in prestito, come Fagioli, Nicolussi
Caviglia, Rovella e Pellegrini. Introiti che rappresentano un tesoretto
importante per finanziare le prossime operazioni di mercato e sostenere il
bilancio, che la dirigenza sta cercando di equilibrare con una gestione attenta
tra entrate e uscite. Elementi che dimostrano come la proprietà, saldamente
legata al club da oltre un secolo, sta dimostrando di voler mantenere la
Juventus in famiglia, investendo risorse per garantire stabilità e continuità.
Nonostante le voci su possibili acquisizioni da parte di fondi esteri, al
momento la Juventus non è in vendita e si punta a valorizzare il patrimonio immobiliare
e sportivo del club, con progetti di sviluppo nell’area della Continassa che
rappresentano un volano per il futuro. In sintesi, il rilancio della Juventus
passa attraverso un cambio di passo deciso nella gestione tecnica, un
rafforzamento della squadra e una solida strategia finanziaria, con la
proprietà pronta a guidare il percorso verso il ritorno ai vertici del calcio
italiano ed europeo.
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