JUVE, IL NUOVO CORSO DI TUDOR NASCE A WASHINGTON: TRA CERTEZZE E RIVELAZIONI
Di Filippo Vagli
La vera Juventus
di Tudor può davvero nascere negli Stati Uniti, come ha dimostrato il brillante
esordio al Mondiale per Club contro l'Al-Ain, vinto con un netto 5-0 a
Washington DC. Nonostante il valore modesto degli avversari, la facilità con
cui i bianconeri hanno dominato la partita ha fornito indicazioni importanti
sullo stato di forma e sull'identità tattica della squadra guidata dal tecnico
croato Igor Tudor
Conferme
importanti dal campo
Il tridente
offensivo ha funzionato alla perfezione, con doppiette di Randal Kolo Muani e
Francisco Conceicao, e un gol di Kenan Yildiz, giovane talento destinato a
diventare un simbolo della Juve. Kolo Muani e Conceicao hanno così confermato
di avere tutte le carte in regola per vestire la maglia bianconera, e ora
spetterà al direttore sportivo Comolli trovare gli accordi con PSG e Porto per
prolungare i prestiti e trattare i riscatti, puntando a condizioni favorevoli
per il club torinese
La sorpresa
Alberto Costa
Tra le sorprese
della partita c’è stato Alberto Costa, che Tudor ha premiato con la titolarità
dopo una buona parte finale di campionato. Il portoghese ha mostrato corsa,
dinamismo e un piede educato, fornendo due assist decisivi. La sua duttilità,
potendo giocare sia come terzino destro in una difesa a quattro che come
esterno a tutta fascia, rappresenta una risorsa preziosa per la squadra. La
meritocrazia di Tudor ha così dato spazio a un giocatore finora poco
utilizzato, aprendo nuove prospettive per la rosa
Un segnale di
crescita e ambizione
La Juventus ha
mostrato un gioco aggressivo e organizzato, con grande energia e spirito di
sacrificio, caratteristiche volute da Tudor. La squadra ha imposto il proprio
ritmo fin dai primi minuti, dominando il primo tempo con quattro gol e gestendo
la partita nella ripresa. L’ottima condizione fisica e la fluidità di gioco
fanno ben sperare per il prosieguo della competizione e per la prossima
stagione, con l’obiettivo di tornare a vincere o almeno di essere competitivi
fino alla fine
Un Mondiale per
Club che potrebbe quindi rappresentare il primo vero banco di prova per la Juve
di Tudor, che ha già mostrato segnali incoraggianti di crescita, con conferme
importanti dai giocatori chiave e sorprese positive come Alberto Costa. Da
Washington potrebbero arrivare i primi segnali concreti della nuova identità
bianconera, in vista di una stagione da protagonisti.



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