JUVENTUS AL BIVIO MONDIALE: TUDOR CERCA LA RISCOSSA CONTRO IL REAL MADRID DOPO LA BATOSTA COL CITY
Di Filippo Vagli
A poco più di
ventiquattr’ore dalla sfida degli ottavi di finale del Mondiale per Club tra
Juventus e Real Madrid, la squadra di Igor Tudor si prepara a presentarsi con
la miglior formazione possibile per riscattare la pesante sconfitta subita
contro il Manchester City. Madama si trova in una situazione alquanto critica
nel Mondiale per Club, infilata in un vero e proprio vicolo stretto che rischia
di lasciarla con le ossa rotte. Dopo la pesante sconfitta subita contro il
Manchester City, che ha messo in evidenza le fragilità della squadra, ora si
profila un ostacolo ancora più arduo: il Real Madrid. La batosta contro il City
ha aperto falle evidenti in una squadra che fino a quel momento navigava in
acque relativamente tranquille, ma l’equipaggio non è riuscito a reagire
adeguatamente, anche perché i leader tecnici sono sembrati assenti nei momenti
chiave e la differenza tecnica tra le due squadre è stata netta. Tudor dovrà in
primis rivedere alcune scelte rispetto alla partita persa contro il City,
evitando di giocare uomo contro uomo a tutto campo contro avversari
tecnicamente superiori, una strategia rischiosa. Ma anche dal punto di vista
dell’organico, emergono problemi importanti. Il reparto difensivo è attualmente
il tallone d’Achille della Juventus, con limiti evidenti in giocatori come
Costa e Kelly, e l’incertezza sul recupero di elementi chiave come Bremer e
Cabal. A centrocampo la squadra dipende troppo da Thuram, mentre altri
interpreti faticano a garantire solidità e qualità. Inoltre, il rendimento di Koopmeiners
è un enigma: nonostante il gol segnato, il giocatore appare insicuro e spesso
fuori posizione, contribuendo a subire gol evitabili. Sul fronte offensivo, si
guarda al mercato con urgenza. Comolli è consapevole che servono rinforzi di
qualità in tutti i reparti per ristabilire un equilibrio che al momento manca.
L’attacco è la priorità, con David vicino all’arrivo, ma non sarà sufficiente.
Sancho rappresenta una scommessa, in un settore dove le scommesse finora non
hanno dato i risultati sperati, come nel caso di Nico Gonzalez. Anche il
centrocampo e la difesa necessitano di interventi mirati, ma la priorità è
trovare giocatori affidabili e in grado di cambiare il volto della squadra, non
nomi esotici o comprimari. Sul piano mentale, la Juventus deve ritrovare la
propria identità e la mentalità vincente. Subire cinque gol non è accettabile
per una squadra di questo calibro, così come non riuscire a uscire dalla
propria metà campo o affidarsi esclusivamente al portiere per evitare
figuracce. Tudor deve assumere un ruolo più deciso, scuotere lo spogliatoio e
trasmettere una maggiore determinazione, evitando atteggiamenti rassegnati e di
impotenza nelle conferenze stampa. Solo così la squadra potrà affrontare con la
giusta mentalità la sfida contro il Real Madrid, che sarà un banco di prova
cruciale per dimostrare di essere ancora una Juventus competitiva. Quella che
vedremo domani sera Miami dovrà essere una Juventus volenterosa di cambiare
spartito per non incorrere in un’altra pessima figura in mondovisione. Il primo
campanello d’allarme è già suonato, ora serve una reazione forte da parte di
Tudor, della squadra e della società per evitare che il secondo diventi un
allarme rosso.



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