JUVENTUS, LA SVOLTA COMOLLI: NUOVO DIRETTORE GENERALE PER UN RILANCIO INTERNAZIONALE E MANAGERIALE
Di Filippo Vagli
La Juventus ha
ufficialmente nominato Damien Comolli come nuovo Direttore Generale, una figura
di rilievo che mancava nel club bianconero dai tempi di Beppe Marotta. Dopo un
lungo percorso internazionale che lo ha visto protagonista in Premier League,
in Turchia e in Ligue 1 francese (con l’ultima esperienza da presidente del
Tolosa), Comolli assume un ruolo chiave all’interno dell’organigramma
juventino, riportando direttamente all’amministratore delegato Maurizio
Scanavino. Il mandato conferito a Comolli è ampio e strategico, coprendo
molteplici ambiti fondamentali per il futuro della Juventus. Sul piano
istituzionale, sarà il volto del club nelle relazioni con tutte le principali
entità del calcio nazionale e internazionale, tra cui Lega Serie A, FIGC, CONI,
UEFA, FIFA ed ECA, con pieni poteri di rappresentanza e la responsabilità di
firmare comunicazioni ufficiali e documenti utili alla presenza della Juventus
nelle sedi istituzionali. Dal punto di vista sportivo, Comolli avrà deleghe
dirette su operazioni di mercato con poteri di spesa fino a 45 milioni di euro
in autonomia e fino a 75 milioni con firma congiunta con l’AD o il Presidente.
Gestirà inoltre contratti di calciatori, tecnici e allenatori entro gli stessi
limiti economici, i rapporti con gli agenti, i tesseramenti, i nulla osta e
avrà potere disciplinare interno. Potrà stipulare accordi con società
dilettantistiche con piena libertà di gestione. Anche l’area commerciale
rientra sotto la sua responsabilità, con poteri significativi su marketing e
sponsorizzazioni (fino a 16 milioni di euro con firma singola e fino a 50
milioni congiuntamente), tutela dei marchi, azioni legali contro la contraffazione,
gestione dei diritti d’autore e dei contenuti digitali. Comolli curerà inoltre
i contratti di fornitura, inclusi quelli relativi a diritti TV, licensing,
academy, training camp e franchising, e gestirà accordi per l’utilizzo dello
stadio e degli impianti sportivi. Infine, avrà un ruolo centrale nella gestione
del personale sportivo, con poteri su assunzioni, sospensioni, licenziamenti e
definizione di retribuzioni e indennità, oltre a gestire le pratiche di
immigrazione sportiva per atleti stranieri. Con questa nomina, la Juventus
intende adottare un modello manageriale più strutturato e internazionale,
affidando a Comolli non solo la guida del progetto sportivo ma anche la
rappresentanza e la gestione operativa di tutte le principali aree del club. Una
scelta che segna una svolta importante e che punta a riportare la società ai
vertici del calcio italiano ed europeo con un’organizzazione efficiente e
moderna, come non accadeva dai tempi di Marotta



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