JUVENTUS TRAVOLTA 5-2 DAL MANCHESTER CITY: LA DURA REALTÀ DI TUDOR E L’ALLARME MERCATO PER TORNARE GRANDI
Di Filippo Vagli
La Juventus di
Tudor è stata riportata brutalmente alla realtà dal Manchester City di
Guardiola, che ha dominato il match del Mondiale per Club con un perentorio
5-2, dimostrando un divario tecnico imbarazzante tra le due squadre. Nonostante
la Juve avesse già conquistato la qualificazione agli ottavi grazie a due
vittorie contro avversari meno competitivi come Al-Ain e Wydad, la sfida contro
i Citizen’s ha evidenziato tutte le fragilità della squadra bianconera,
incapace di reggere il ritmo e il gioco corale degli inglesi, che hanno
mantenuto il 76% di possesso palla e tirato 24 volte verso la porta avversaria,
contro i soli 5 tiri juventini. L’ingresso nella ripresa di giovani talenti
come Yildiz, Thuram e Cambiaso, inizialmente esclusi per turnover, non ha
cambiato il corso della partita, anzi la differenza di qualità si è
ulteriormente accentuata, soprattutto con l’ingresso di Haaland, autore di un
gol e protagonista assoluto. La difesa juventina ha mostrato gravi lacune, con
errori clamorosi come l’autorete di Kalulu, che ha complicato ulteriormente la
situazione. Tra i pochi a salvarsi c’è stato il portiere Di Gregorio, che ha
limitato i danni con alcune parate importanti. Le parole di Tudor sono
emblematiche: “Troppo City per noi”, un’ammissione che fotografa la distanza
attuale tra la Juve e le grandi d’Europa. Tuttavia, questo pesante ko potrebbe
rappresentare uno stimolo positivo per la squadra e la società, facendo
scattare l’allarme e spingendo a una riflessione seria sulla rosa e sulle
necessità di mercato. Comolli, responsabile dell’area tecnica, è chiamato a
intervenire con decisione per rinforzare la squadra in vista della prossima
stagione, con l’obiettivo di inserire almeno tre o quattro elementi di qualità,
tra cui un attaccante prolifico, un centrocampista capace di costruire il gioco
e probabilmente un difensore affidabile. Il prossimo impegno vedrà la Juventus
affrontare il Real Madrid, altra grande sfida che richiede una pronta reazione
mentale e tattica. Tudor dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori
per resettare l’umore e ritrovare l’umiltà e la determinazione necessarie per
competere a certi livelli. Nonostante il momento difficile, è fondamentale non
farsi travolgere dal panico e mantenere l’equilibrio emotivo, ma è altrettanto
urgente che la società prenda atto delle reali esigenze della squadra e agisca
di conseguenza sul mercato, evitando scommesse e puntando su certezze per
alzare davvero il livello della Juventus. In sintesi, la partita contro il
Manchester City ha evidenziato con chiarezza la distanza tecnica e qualitativa
tra la Juve e le squadre di vertice europee, sottolineando la necessità di un
immediato cambio di passo sia in campo che fuori, per evitare un’altra stagione
di sofferenza e tornare a essere competitivi su tutti i fronti



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