LA NUOVA ERA DELLO SCOUTING ALLA JUVENTUS: VIKTOR BEZHANI AL CENTRO DEL PROGETTO
Di Filippo Vagli
Nel giorno in
cui Viktor Bezhani ha preso ufficialmente le redini dello scouting al Tolosa,
Damien Comolli ha sottolineato l’importanza strategica di questa scelta, tutt’altro
che casuale: «Tra oltre cento candidati di altissimo livello, con esperienze
importanti, la differenza l’ha fatta il suo approccio al ruolo, in particolare
la familiarità con l’uso delle statistiche». Un aspetto fondamentale per
Comolli, che non intende abbandonare questa filosofia, anzi vuole rafforzarla
ulteriormente. La vera sfida sarà infatti adattare questo metodo innovativo a
una realtà con una tradizione forte come quella juventina.
Bezhani, il
profilo ideale per una rivoluzione nello scouting
Il quarantenne
albanese sembra ormai in dirittura d’arrivo per approdare a Torino, correndo
spedito verso un incarico che promette di rivoluzionare l’area scouting
bianconera. Questa decisione, apparentemente insolita, rappresenta in realtà
una delle tante scelte con la firma del direttore generale, che ha il pieno
controllo delle decisioni. È stato proprio lui, infatti, a mettere da parte la
pista che portava a Matteo Tognozzi, ora vicino all’Arsenal con Andrea Berta.
Un ritorno gradito ma forse troppo legato al passato, meno incline alla svolta
radicale voluta dalla Juventus.
Un metodo
unico per conoscere il calciatore a 360 gradi
Bezhani, oggi a
capo del reclutamento al Tolosa, ha contribuito a costruire un sistema di
valutazione dei giocatori completamente innovativo, che si basa su un’analisi
approfondita e personalizzata. Come spiega Comolli: «Non lavoriamo come gli
altri club. Viktor dedica dai 3 ai 5 giorni per ogni obiettivo, dopo una
selezione accurata basata sui dati». L’obiettivo non è solo valutare le
prestazioni tecniche, ma conoscere il calciatore nella sua interezza: «Bezhani
va a casa loro, cena con la famiglia, incontra mamma, papà, fratelli, visita i
loro luoghi preferiti, persino locali notturni se ci sono. Deve capire se la
loro cultura si integrerà con quella del club».
Un percorso
professionale ricco e variegato
Il percorso di
Bezhani è iniziato come match Analyst nell’Under 19 della Croazia, per poi
passare a viceallenatore dell’Under 21 dell’Anorthosis Famagosta a Cipro.
Successivamente ha lavorato come osservatore in diverse realtà europee: Legia
Varsavia in Polonia, Brentford e Watford in Inghilterra, Leicester City per due
stagioni, fino ad arrivare al Tolosa, dove si è distinto tra oltre cento
candidati. Ora è pronto per la sua grande occasione in Italia, con la Juventus
che continua a valutare con calma anche altri nomi per il ruolo di direttore
sportivo, come Massara, Lopez e Salihamidzic, quest’ultimo favorito da una
parte della dirigenza.
Verso un
futuro di compromessi e innovazioni
Come in ogni
grande progetto, la strada sarà fatta di scelte e compromessi, ma la volontà di
innovare è chiara. Con Bezhani pronto a portare il suo metodo all’interno della
Juventus, il club bianconero si prepara a una nuova era nello scouting, che
coniugherà tradizione e modernità per costruire una squadra competitiva e
all’avanguardia.
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