COMOLLI SULLA SCIA DELLA “VECCHIA JUVE”: STRATEGIA DI MERCATO PRUDENTE
Di Filippo Vagli
C’era una volta
un club chiamato Juventus, che non lasciava mai trasparire nulla riguardo alle
trattative in corso durante il calciomercato. Quando il nome di un giocatore
veniva reso noto, significava che l’accordo tra Juventus, giocatore e club di
provenienza era già stato concluso. Il calciomercato estivo 2025-2026 della
Juventus è stato finora caratterizzato da una strategia prudente e attenta alle
opportunità, che per alcuni è stata interpretata come una mancanza di audacia.
Dopo l’acquisto a parametro zero di Jonathan David, annunciato con
soddisfazione dalla dirigenza, non sono arrivate molte altre comunicazioni
ufficiali o indiscrezioni concrete, nonostante ci siano diversi aspetti da
sistemare per adeguare la squadra alle idee tattiche di Igor Tudor e agli
obiettivi ambiziosi fissati da Scanavino, cioè puntare allo scudetto, obiettivo
tutt’altro che irraggiungibile. Questa apparente mancanza di movimento fa
pensare a una strategia voluta dal nuovo direttore sportivo Damien Comolli e
dalla dirigenza, che preferiscono lavorare dietro le quinte senza alimentare il
chiacchiericcio mediatico. Comolli è noto per non confondersi troppo con i
giornalisti, usando la stampa solo per diffondere messaggi generali, ma mai per
dettagli sulle strategie aziendali. Il silenzio quindi si interpreta come una
volontà precisa di non svelare troppe informazioni sul mercato per evitare di
farsi condizionare in trattativa, sia in entrata sia in uscita, e per
preservare la capacità negoziale del club nelle operazioni in uscita,
soprattutto riguardo a giocatori fuori dai piani, come Vlahovic, che ha un
ingaggio elevato e un anno di contratto residuo, e che dovrà essere valorizzato
al meglio per una cessione funzionale alla ricostruzione. La base intorno a cui
Tudor potrà costruire è ben definita: Di Gregorio, Gatti, Kalulu, Bremer, Cambiaso,
Thuram, Locatelli, Yildiz, Conceicao e David. Altri nomi si fanno avanti, a
volte più frutto di indiscrezioni che di strategie concrete, come il possibile
acquisto di Jadon Sancho. Si parla anche della necessità di un centrocampista
di valore e di un altro attaccante per completare il reparto offensivo, ma al
momento la direzione della Juve rimane molto riservata, confermando il modello
“vecchia Juve” che in passato ha puntato sulla capacità di sorprendere sul
mercato con mosse ben studiate. Più che uno stato di inerzia, quello della
Juventus pare essere un silenzio dall’alone tattico e strategico, finalizzato a
costruire una squadra competitiva senza pressione mediatica e con una filosofia
di mercato orientata a valorizzare le uscite e investire con precisione sugli
innesti necessari. Il lavoro di Comolli e della nuova dirigenza sembra dunque
quello di ricostruire la Juve con pazienza e concretezza, mettendo le basi per
puntare in alto già nella prossima stagione.
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