Juventus 2025: mercato in bilico tra errori passati e sfide future
Di Filippo Vagli
Il calciomercato della Juventus per l’estate 2025 si presenta come una sfida complessa, segnata da errori passati, scelte strategiche discutibili e una situazione finanziaria e sportiva delicata. La dirigenza bianconera, guidata dal nuovo direttore generale Damien Comolli, è chiamata a un lavoro intenso nei prossimi dieci giorni per evitare di ripetere gli stessi errori della scorsa stagione e per costruire una rosa competitiva fin dall’inizio del campionato.
Errori e investimenti poco efficaci
Tra gli errori più evidenti delle sessioni precedenti, la gestione degli acquisti di Francisco Conceição e Nico Gonzalez emerge come un caso emblematico: sarebbe stato preferibile acquistare Conceição a titolo definitivo, mentre l’ingaggio di Gonzalez non ha soddisfatto le aspettative, forse meglio puntare su un prestito per ottimizzare costi e rendimento. Situazione analoga per Douglas Luiz, il cui investimento oneroso non ha portato i benefici sperati, aggravando la situazione economica e sportiva del club. Anche l’acquisto di Kelly, costato 20 milioni, è stato messo in discussione: quei fondi avrebbero potuto essere destinati a Kolo Muani, magari con un’operazione in prestito meno rischiosa.
Un mercato ancora in divenire e poche certezze
Finora, la Juventus ha concluso un solo acquisto concreto, quello di Jonathan David, arrivato a parametro zero ma con un ingaggio importante. L’obiettivo è rinforzare la squadra con operazioni mirate, tra cui il rilancio per Jadon Sancho, considerato prioritario per la trequarti, con trattative in corso col Manchester United. Parallelamente, si lavora per i riscatti di Kolo Muani e Conceição e per gestire la situazione di Vlahovic, il cui futuro resta un nodo cruciale.
Strategia e limiti finanziari
La qualificazione in Champions League ha permesso alla Juventus di mantenere il piano economico 2024-27, che prevede un utile entro giugno 2027. Le entrate europee e le nuove sponsorizzazioni porteranno ricavi superiori ai 400 milioni per la stagione 2025-26, ma la società deve comunque rispettare il “squad cost ratio” imposto dal Fair Play Finanziario UEFA, che limita i costi della rosa in rapporto ai ricavi. Per questo motivo, la Juventus punta a investimenti prospettici e a cessioni mirate senza sacrifici eccessivi, con alcuni giocatori come Yildiz blindati e altri come Mbangula, Weah, Alberto Costa, Douglas Luiz e Nico Gonzalez in uscita o da valutare.
Il progetto tecnico e la rosa
Confermato Igor Tudor in panchina, la Juventus vuole costruire una spina dorsale solida con il ritorno di Bremer, la conferma di Locatelli e l’inserimento di Jonathan David in attacco. Si attendono inoltre i ritorni di Conceição e Kolo Muani, mentre si valuta attentamente la situazione di Vlahovic e la necessità di un ulteriore innesto a centrocampo e in difesa, soprattutto dopo le indicazioni arrivate dal Mondiale per club che hanno evidenziato alcune lacune nella rosa.
La Juventus si trova dunque in una fase di transizione delicata, con margini di manovra limitati e la necessità di evitare ulteriori errori di valutazione. I prossimi giorni saranno decisivi per definire la rosa e dare a Tudor una squadra competitiva fin dall’inizio della stagione 2025/2026. La strategia di mercato sarà improntata a un equilibrio tra investimenti mirati, gestione oculata delle risorse e rispetto delle normative finanziarie europee, con l’obiettivo di tornare a competere ai massimi livelli in Italia e in Europa.
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